Consiste nel disporre, nelle zone prescelte, dei dissuasori sonori e odorosi, delle recinzioni elettrificate ma sopratutto dei distributori particolari di cibo (delle bombole con dei fori) che attirano i cinghiali rilasciando però poco cibo costringendoli, in tal modo, a trattenersi una notte intera e a continuare a mangiare di giorno per saziarsi. Ciò permette l'intervento di "prelievo" dei cacciatori (la legge regionale vieta la caccia di notte e il cinghiale è animale notturno)
I comuni che hanno dato incarico al faunista Andrea Bottecchia per attuare questo piano sono cinque: Preone, Enemonzo, Villa Santina, Verzegnis e Socchieve
Leggi notizia sul Messaggero Veneto del 5 maggio 2013
Leggi notizia sul Messaggero Veneto del 16 maggio 2013
Il mese scorso anche in zona Gorizia vi sono stati prelievi in deroga di suini selvatici.
Leggi Messaggero Veneto del 25 aprile 2013
Inviare e.mail di protesta con richiesta di sospensione immediata del piano venatorio contro i cinghiali, ai seguenti indirizzi:
per contenere la proliverazione dei cinghiali
NO AL FUCILE PER UCCIDERE
SI AL BISTURI PER STERILIZZARE
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Informare le associazioni protezionistiche e animaliste locali con richiesta di intervento