Dal periodo natalizio
del 2018 fino ad oggi, la presidente dell’associazione “Vittoria for animal
rights”, Chiara Vattolo, non si è fatta ancora sentire.
Ci eravamo incontrati presso la mia
dimora (presente anche il blogger Marco Belviso) e in tale occasione le
avevo esposto la problematica sorta in una colonia felina udinese, da me gestita in qualità di
referente. Il problema comportava la dispersione del gruppo felino e creava
forte disaggio a me in quanto disabile. La sua promessa di farsi sentire per
darmi risposta non è stata mantenuta. Non voglio sollevare polemica ma mi
sembra corretto evidenziare questo fatto. Poi ognuno la può pensare come vuole.
Per me è mancanza di sensibilità e di educazione. Mancando questi valori, come
può funzionare uno sportello a contatto col pubblico?
Comprendo che chi legge questo post non abbia elementi per capire la questione. Brevemente dico che si tratta di costanti azioni di disturbo in danno della colonia felina che gestisco in qualità di referente (LR 20/12), attuate da una donna (che tra l’altro nel passato è stata condannata per maltrattamento agli animali). Azioni, dicevo, che mi impediscono la regolare attività istituzionale di gestione del gruppo felino delegatami dal Comune. Non avendo ottenendo dal Comune stesso, dai vigili e dalle forze dell’ordine alcun intervento che impedisse a questa donna di interferire nella gestione causando, oltretutto, danno agli animali e alla mia persona, mi sono rivolta direttamente alla Procura della Repubblica di Udine che ha emesso due distinti rinvii a giudizio nei confronti di quella donna (prossimamente ci saranno i rispettivi processi in Tribunale) Nel mentre, per risolvere in breve il disagio che subivo e visto che i tempi giudiziari sono sempre molto lunghi, ho voluto coinvolgere l’associazione della Vattolo per avere un supporto associativo a sostegno delle mie ragioni e per intervenire in qualche modo presso il Comune, a mio avviso omissivo. Oltre a questo, avevo proposto d’intraprendere una via per riuscire ad apportare un’integrazione alla nostra legge regionale che non contiene una specifica norma che contrasti questo tipo di problema, problema che può capitare a chiunque gestisca una colonia felina. Gli accordi con Vattolo erano che si sarebbe informata e poi mi avrebbe riferito. Sono passati 9 mesi da allora ma nessun riscontro. Ripeto, ognuno la pensi come vuole. Io quel che dovevo dire l’ho detto. Aggiungo solo che nonostante la mia disabilità (non deambulo) continuo a gestire nel miglior modo possibile e con tutte le mie forze, il gruppetto felino, affrontando i tanti disagi e attendendo il buon esito delle due sentenze.
Rimane in evidenza la mancata sensibilità della Vattolo verso la mia persona e, soprattutto, verso i gatti.
L’amministrazione comunale di Codroipo, rappresentata dal sindaco Fabio Marchetti, apre lo sportello degli animali. Saranno presenti volontari ed esperti pronti a rispondere a quesiti e dare indicazioni.