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Catturato l'orso trentino

Maggio 2016

VERZEGNIS (UDINE)
Si attendono gli esami genetici ma l'orso "Francesco", catturato di recente da un team di esperti, è sicuramente M4, fratello di M3 e figlio dell’orsa KJ2  nata da orsi portati in Veneto dalla Slovenia. Il suo pelo chiarissimo, color beige, permette di distinguerlo. Il plantigrado, dopo la cattura in gabbia, è  stato  dotato di collare satellitare. In questo modo si cercherà di capire e conoscere le più nascoste abitudini di questa specie e di questo individuo in particolare.
Questo è il sesto orso che viene catturato dall'Università di Udine in collaborazione con la Provincia.

- nel 2007 : 2 orsi catturati, fra questi "Bepi" (marzo 2007 -Valli del Natisone)
- il 20.5.2013 tra Taipana e Lusevera, l’orso "Madi" 
- il 9.5.2014 a Lusevera,  l'orso "Alessandro" 
- fra il 27 e 28.4.2015 a Polcenigo, ricattura dell'orso "Madi"
- lo scorso 28.5.2016 a Verzegnis l'orso "Francesco" 
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Tre arnie distrutte dall'orso

Maggio 2016

SOCCHIEVE (Udine)
L’orso scende dal bosco,  si avvicina a un centinaio di metri dalle case in cerca del miele e distrugge tre arnie.
Due gli avvistamenti  recenti nel territorio. 
Potrebbe trattarsi dell'orso della valle di Preone,  un maschio di 9 anni, vegetariano (non si hanno testimonianze di attacchi a mammiferi, selvatici o addomesticati) che da qualche anno ha scelto la Val Tagliamento quale sua stabile dimora. Nello scorso aprile aveva fatto scorta di miele razziando un paio di arnie. 
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Radio-collare per seguire i caprioli friulani

Maggio 2016

L’Università di Udine - Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali - a giorni metterà in atto un programma di monitoraggio di una ventina di caprioli per capirne gli spostamenti e le cause che hanno portano gli animali a essere presenti in numero maggiore, rispetto al passato, nelle zone di pianura con un decremento, invece, della loro presenza nelle aree di montagna. 
Ad ogni esemplare verrà messo un radio-collare che permette di localizzare l’animale in maniera abbastanza precisa. 
Così come per i plantigradi friulani, anche i caprioli saranno studiati dai ricercatori dell'Università.
Il monitoraggio consentirà inoltre di verificare la sopravvivenza dei caprioli curati e in seguito rilasciati. dal Centro di recupero provinciale di fauna selvatica di Campoformido oltre che a definire e mettere in atto misure per prevenire gli impatti degli animali coi veicoli (attività già intrapresa dalla Provincia di Udine su alcune strade provinciali, installando dissuasori ottici e acustici per bloccare il passaggio degli animali)


Ho soccorso un riccio in via Liguria.

Udine, 10 maggio 2016



L’ho raccolto questa notte dalle parti di casa mia, mentre andavo ad accudire i gatti randagi. 

 

Era fermo sulla carreggiata, sulla corsia opposta alla mia, vicino a una curva. Molto probabilmente era stato da poco urtato, o solo sfiorato, da un’automobile. Se non mi affrettavo a soccorrerlo sarebbe stato investito e ucciso da una successiva auto. L’unica cosa che avevo a disposizione per raccoglierlo era un contenitore termico per alimenti. Ho infilato il contenitore sopra il riccio, ho fatto scorrere, sotto il suo corpicino, un foglio rigido per bloccare l’uscita e ho sollevato il riccio chiudendolo dentro il contenitore. Arrivata in casa, l’ho liberato dentro il portantino per i gatti e ho potuto accertare che non era ferito.
Lo terrò qualche ora in osservazione, nel caso avesse riportato qualche trauma interno e poi, se tutto va bene, lo libererò nella zona in qui l’ho trovato, ma molto più lontano dalla strada.




11 maggio 2016

Lo abbiamo tenuto in osservazione per tutta la giornata di ieri per accertare che non avesse riportato qualche trauma. Fortunatamente è andato tutto bene. Il riccio ha mangiato e ha fatto anche i bisognini.
Prima di liberarlo gli ho fatto la grattatina sul musetto.
Nell'ultimo filmato Francesco libera il riccio in una zona che riteniamo sicura, non lontana però dal luogo di raccolta perché è giusto che ritorni nel suo ambiente. Ciao amico (o amica).
Accidenti però, come ci si affeziona !!!




N. B.
Se il riccio non si fosse ristabilito in breve,  lo avrei portato al Centro  provinciale di recupero della fauna selvatica di Campoformido (Udine), presso il gestore Maurizio Zuliani (Cell. 348 8269595 – Tel. 0432 663503) che avrebbe provveduto alle cure del caso.

***Elisa Colavitti è su Facebook