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Forgaria, fra grifoni e pavoni

Settembre 2018

Una coppia di pavoni  ha deciso di stabilirsi nel piccolo comune friulano

Dalla scorsa primavera i due pavoni passeggiano tranquillamente  per le vie di Forgaria. Sono diventati le nuove mascotte del paese . La comunità li ha adottati e dà loro da mangiare. Da qualche mese i maestosi grifoni hanno dovuto cedere lo scettro di simbolo del territorio forgariese.

In Carnia avvistata una Ciconia nigra

20 Settembre 2018

ENEMONZO (UDINE)
Eccezionale rinvenimento nei giorni scorsi sui tetti delle abitazioni di Enemonzo di un raro esemplare di “Ciconia nigra”, apparso ai limiti del paese. Dovrebbe provenire dall'est dell'Austria. Dopo la breve sosta in Carnia andrà a svernare verso il sud

Dieci cani in gabbia

5 Settembre 2018

I cani erano “detenuti” nella stanza d’ingresso di un’abitazione della bassa friulana. Le guardie zoofile dell’Oipa di Udine sono intervenute e hanno liberato gli animali. I proprietari sono stati denunciati

FONTE

La zuppa di pinne fa scomparire molte specie di squali nel mondo




Otto tonnellate di pinne di squalo sono state sequestrate in India. Il contrabbando, sventato dalle autorità, è avvenuto prima che le centinaia di migliaia di pinne, potessero essere immesse sui mercati esteri di Cina, Hong Kong e Vietnam, dove sono molto apprezzate dalla cucina locale. Una zuppa di pinne di pescecane, infatti, può arrivare a toccare i 150 dollari per porzione.


La barbara tecnica, usata da pescatori prevede che agli squali vengano tagliate le pinne e la coda quando gli animali ancora vivi. Dopo di che vengono ributtati in mare dove li attende una fine lunga e dolorosa fino a quando, impossibilitati a muoversi, gli squali annegano. 
Il Ministero delle Finanze indiane, dal 2015, vieta l'esportazione di pinne di squalo.
Sono calcolati in quasi 100 milioni gli squali che, ogni anno, rimangono vittima dello shark finning. Un numero incredibile e non sostenibile che sta facendo scomparire molte specie di squali dai mari e dagli oceani di tutto il pianeta.



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Ecco le conseguenze dell'uso della plastica



Questi agglomerati di rifiuti sono sempre più diffusi e si formano anche negli Oceani, a causa delle correnti. 
Si concentrano cioè anche lontano dalle coste formando dei veri e propri isolotti di plastica in danno delle fauna marina. 
Questo è un segnale d'allarme della Nostra Madre Terra. Ci dice di salvarla. 
L'umanità deve smetterla di agire solo per il suo tornaconto.
Dobbiamo indignarci. 
Contestiamo l'uso della plastica, evitiamo, possibilmente di comprarla e, innanzitutto, ricicliamola (anche quei piccoli pezzetti di scarto) 
Il mio pensiero è che comunque non sia tutta questione di mal uso del prodotto (usa e getta) Penso che molto di questo materiale sia giunto in mare con le alluvioni


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Maiali sepolti vivi. E' inammissibile. Ci vuole una rivoluzione animalista








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