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FILIPPA - LA CAPRA RUBATA E POI BARBARAMENTE UCCISA IN UN CONDOMINIO A UDINE

E' successo a Udine in una palazzina di via Joppi.
Sangue dappertutto, persino sul televisore del salotto e sulle scale del condominio dove Filippa era scappata prima di morire.
Tre persone denunciate: una donna e due uomini con l'accusa di maltrattamento di animali, ricettazione, violazione delle norme sulla macellazione.
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Visto che hanno avuto il coraggio di dire che avevano fame, se fossi giudice, li condannerei al digiuno a tempo indeterminato!!!

Leggi notizia su Messaggero Veneto del 9 aprle 2013



800961969 E' IL NUMERO VERDE DELLA PROVINCIA DI UDINE PER GLI INTERVENTI SU ANIMALI SELVATICI.


Per il recupero di animali selvatici feriti o morti, la Provincia di Udine dispone del numero verde (800961969) attivo ogni giorno dalle 7 alle 19.




Per la cura dei selvatici la Provincia di Udine è convenzionata col Centro di recupero fauna selvatica di Campoformido - via San Daniele 11- gestito dal signor Maurizio Zuliani.




ATTENZIONE AI CUCCIOLI
Specialmente i cuccioli di capriolo, non vanno raccolti salvo che non si trovino in condizioni estreme. I cuccioli non si perdono. Se l’uomo li tocca la madre li abbandona.



ATTENZIONE ALLE FALCIATRICI E AI  FILI  ELETTRICI
Gli sfalci meccanici sono micidiali per le bestiole che si annidano tra l’erba, altrettanto lo sono i fili elettrici per i volatili.



Nel 2012 sono stati curati 768 animali selvatici


Leggi notizia su Messaggero Veneto del 9 aprile 2013

Legge notizia su Messaggero Veneto del 30 aprile 2013


AGGIORNAMENTO:

1 maggio 2013 Un altro arrivo all'ospedale della fauna




ANIMALI - L'IMPEGNO DI IOAN, CANDIDATO SINDACO PER UDINE


 «Ad un mese dall'insediamento, il Regolamento comunale sul benessere e tutela degli animali verrà approvato».
Questo è l'impegno che il candidato sindaco Adriano Ioan si è assunto nei confronti della cittadinanza sensibile alle tematiche animaliste.
A fare da portavoce, in un recente incontro organizzato dagli animalisti locali, è stato il consigliere uscente Piergiorgio Bertoli candidato nella lista Per Udine e convocato anch'egli all'incontro insieme ad altri candidati comunali, provinciali e regionali. «Quello che l'assessore Croattivi  non ha fatto in 15 anni - ha riferito Bertoli  - lo faremo in un mese».

Io lo spero tanto, ma anche ci credo, se non altro perché ho fiducia nell'avvocato Bertoli che conosco fin dai tempi in cui offriva la sua consulenza legale alla mia attività di rappresentante locale della LAV . E poi ... perché l'anno scorso ho avuto da lui l'incarico di rivedere il Regolamento sugli animali proposto dal Comune e quindi ci ho lavorato parecchio apportando le opportune modifiche, modifiche che il consigliere Bertoli ha fatto sue portandole in  Commissione Statuto per la discussione degli emendamenti correttivi, così come hanno fatto diversi consiglieri (di opposizione e non) compreso l'assessore Croattini.

Purtroppo, come molti sapranno, il documento comunale non è stato poi approvato in quanto è stato ritirato nel febbraio scorso dallo stesso assessore Croattini  motivando la causa all' ostruzionismo dell'opposizione, nello specifico, del consigliere Bertoli.
Va detto che tale accusa era stata espressa contro Bertoli fin dall'inizio dei lavori in Commissione Statuto sia da Croattini che dall'assessore Franzil per aver presentato degli emendamenti che, a loro dire: «puntano esclusivamente a far perdere tempo».

Anche Nerella Damo, rappresentante locale della LAV - Lega antivivisezione, si era espressa contro gli emendamenti adoperando addirittura motivazioni che, direi, sono tutt'altro che animaliste: «Siamo qui per difendere un regolamento che condividiamo – abbiamo partecipato all’estensione dei 47 articoli e li approviamo. Fra l’altro alcuni emendamenti presentati non hanno alcun senso: non si possono vietare le macellazioni rituali né impedire a un circo di attendarsi in città. Il regolamento può essere integrato, ma non stravolto. E noi della Lav insieme con l’OIPA - Organizzazione internazionale protezione animali vigileremo affinché ciò non accada»

Io, che ho avuto modo di esaminare l'elaborato dell'Amm.ne comunale, posso dire, data anche la mia esperienza associazionista, quale è stato il mio impatto nel leggere il Regolamento:
- documento poco sintetico
- articoli disposti in modo disordinato senza un razionale ragruppamento sui temi
- carenza di articoli inerenti i gatti e le colonie feline
- assenza di articoli inerenti il  territorio (tutela pesci nelle rogge, caccia nei parchi)
- assenza di articoli su tematiche attuali (circhi, zoo, botti e spettacoli pirotecnici) 
- documento di difficile consultazione e applicazione da parte delle autorità preposte ai controlli
- documento con citazioni che sconfinano con le competenze comunali
In pratica un documento vetusto, piuttosto zoofilo anziché animalista, per nulla in sintonia coi tempi e con la nuova legge regionale sul benessere e tutela degli animali.

Con un quadro simile, devo dire che le modifiche apportate sono state piuttosto laboriose!!!


In questo link gli emendamenti al Regolamento comunale presentati all'epoca dal consigliere Bertoli.

 
Altri links

Ulteriori motivi per dare la preferenza al candidato Bertoli:

  disponibilità
 preparazione legale
 esperienza come assessore  
(Con la Giunta Mussato è stato il primo assessore delegato a rendere operativa la legge  241/90 sulla trasparenza costituendo l'Ufficio Pubbliche Relazioni).



NUTRIE - IL SINDACO SAVINO DI CERVIGNANO ORGANIZZA IL PIANO DI CATTURA E SOPPRESSIONE


CERVIGNANO DEL FRIULI
Il sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino, fa sapere che la Regione Friuli Venezia Giulia  ha approvato di recente  il piano operativo che prevede la cattura e la soppressione delle nutrie «Nei prossimi giorni - precisa Savino - organizzeremo un incontro per pianificare l’attività di cattura degli animali, che purtroppo creano danni ingenti agli argini dei corsi d’acqua e sono portatori di malattie». 

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La notizia mi sconcerta ancor più per il fatto che fino ad oggi nessuna associazione ambientalista e/o animalista si è espressa sulla stampa riguardo questa circostanza. Navigando sul Web ho trovato un'interessante intervista al biologo Samuele Venturini che propongo su questo post. Per una rapida consultazione del contenuto, riporto parte dell'intervista in forma dattiloscritta.



"La nutria per la legge nazionale 157/92 è fauna selvatica italiana perché è naturalizzata (è originaria del Sud America)...è oggetto di ordinanze di contenimento, anche se spesso queste ordinanze vengono approvate con poco criterio, a livello soprattutto scientifico, tant'è che le associazioni che ricorrono al TAR spesso vincono...E' in preparazione un progetto di sperimentazione di contenimento ecologico della nutria mediante sterilizzazione chirurgica. Dalle analisi fatte dagli Istituti zooprofilatici la nutria non è considerata un pericolo igienico-sanitario, è semmai un vettore secondario di leptospirosi ma la percentuale di positività a livello di anticorpi, quindi non di batteri, è prevalentemente la stessa che si può trovare nel'ambiente in cui essa vive e che presentano gli altri animali selvatici.
Riguardo i danni all'agricoltura: spesso gli agricoltori tendono ad ingrandire la richiesta di indennizzo ma le statistiche parlano chiaro, la nutria può influire all'incirca sul 20% del danno agricolo...E' stato dimostrato come le finanze impiegate per il metodo di contenimento (che a tutt'oggi si basano sull'abbattimento o la cattura e quindi sul successivo abbattimento) siano molto più alti rispetto ai soldi chiesti per l'indennizzo dei danni all'agricoltura...
La legge 157/92 prevede l'utilizzo di metodi ecologici prima di passare ai metodi diretti (art. 19). Tra questi metodi ecologici efficaci ci sono le reti antigambero che già in Lombardia e Emilia-Romania vengono utilizzate..."


Maggio 2013 - AGGIORNAMENTO

Il sindaco di Cervignano, Savino, spiega: «Dopo la delibera della giunta regionale, la Polizia provinciale è abilitata ad eseguire i prelievi degli animali. La Provincia, finora, non ha ritenuto di avvalersi dei volontari. Non sono d’accordo e ho manifestato la mia contrarietà all’ex assessore provinciale. Ho già inviato una mail al nuovo eletto per affrontare il problema».

Leggi notizia sul Messaggero Veneto del 17 maggio 2013
Leggi notizia sul Messaggero Veneto del 17 maggio 2013


Giugno 2013 - AGGIORNAMENTO

Tramite facebook mi sono rivolta al vicesindaco di Cervignano, Marina Buda:
Ciao Marina, ti contatto perchè conosco la tua sensibilità verso gli animali. Vorrei che si facesse qualcosa per evitare l'intervento deciso dal sindaco della tua città contro le nutrie. Già da tempo si leggono notizie su questa volontà di intervenire per sopprimere le nutrie. Speravo nella reazione delle associazioni protezionistiche ma invece nulla, almeno per quanto ne so. Comprendo l'emergenza ma penso che la decisione di uccidere sia l'ultima possibilità che una amministrazione debba considerare. Io nel mio piccolo penso che con la buona volontà si poptrebbe affrontare il problema come avviene coi gatti liberi, cattura e sterilizzazione. Spero tanto in te!!! A presto e un caro saluto

La risposta del vicesindaco di Cervignano, Marina Buda:

Ciao Elisa, scusami ma seguo poco questo sistema di comunicazione e spesso i messaggi mi sfuggono. Hai perfettamente ragione, mi riferisco alle nutrie, in tutti questi anni sono sempre riuscita a sensibilizzare i miei colleghi alle problematiche degli animali con grande successo e ho ottenuto contributi, attenzione, una sede per l'ENPA. Questa volta e' veramente difficile e ci vorra' un po' di tempo, sembra veramente che questi animali siano delle calamita' naturali. Ci sto lavorando. Grazie e scusami ancora. Marina

IL GIUDICE ROBERTO PECILE CONDANNA DUE SERBI PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI





Ieri, 3 aprile,  il giudice Roberto Pecile, del Tribunale di Udine, ha condannato a dieci giorni di reclusione, pena commutata in 2500 euro di ammenda, più le spese processuali, Dejan Dragasic e Jovan Dragasic, padre e figlio, entrambi cittadini serbi, per maltrattamento di animali.




SOCCORSO ANIMALI INCIDENTATI - MIA LETTERA PUBBLICATA DAL MESSAGGERO VENETO


Messaggero Veneto del 3 aprile 2013

ANIMALI. Un episodio disgustoso

Verso la fine di febbraio sono stata testimone di un episodio che ho già avuto modo di raccontare tramite il mio omonimo blog. Ora vorrei sottoporlo anche all’attenzione dei lettori di questo quotidiano. Era passata la mezzanotte e in auto rientravo a casa quando un grosso gatto rosso è stato investito (o forse solo urtato) da un’automobile in corsa il cui conducente però non si è fermato per prestargli soccorso. Il fatto è accaduto in viale Cadore a Udine all’altezza del civico 30 (fra viale Leonardo Da Vinci e via Angelo Angeli). Da come si sono svolti i fatti, non sono in grado di valutare se il gatto sia poi morto. Certamente era stato gravemente ferito. Giaceva sull’asfalto col collo girato rispetto al corpo e non si muoveva. Sembrava morto. Quando però l’ho afferrato si è immediatamente divincolato e così ho perso la presa. Ha iniziato a contorcersi e a spostarsi per poi nuovamente rimanere fermo immobile. Ad assistere al mio intervento è stato il conducente di un’ambulanza (non era in emergenza)  che si era dovuto fermare poco distante da me dal momento che avevo posizionato la mia auto in mezzo alla strada, proprio accanto al gatto. Essendo disabile, non avevo altro modo per poter soccorrere l’animale. Ma, quando il gatto si spostò più lontano fui costretta a rivolgermi al conducente dell’ambulanza chiedendogli aiuto più volte perché non scendeva dal mezzo. Solo quando gli mostrai il cartellino di disabile si mosse, seppur malvolentieri, e mentre si apprestava ad andare incontro al gatto, questo si rialzò e, incredibilmente, fece una lunga fuga attraversando sia l’aiuola sia l’altra corsia del viale per poi sparire dietro ad un muretto, all’altezza del negozio Computer Help. In quella stessa giornata, con la luce del giorno, sono tornata in zona insieme a mio marito per cercare il micio e per affiggere dei biglietti col recapito telefonico, nell’eventualità che il proprietario lo cercasse. Ovviamente non posso esentarmi dal criticare lo scorretto comportamento del conducente dell’ambulanza il cui intervento non è stato né spontaneo né tempestivo, in contrasto con la legge di Stato che prevede l’obbligo di soccorrere un animale incidentato al pari delle persone. Per quanto riguarda l’investitore (al quale non auguro certamente del bene)... chissà forse in zona ci sono occhi elettronici che hanno visto e registrato e una denuncia per maltrattamento (o uccisione) di animale, non sarebbe inopportuna!
Elisa Bianca Colavitti Udine


CAMPAGNA ANTI-PROLIFERAZIONE COLOMBI IN UDINE


 Il Comune di Udine prosegue la campagna per contenere la proliferazione di colombi e piccioni liberi. Nelle prossime settimane un apposito farmaco antifecondativo inizierà ad essere distribuito manualmente per cinque giorni la settimana  fino a ottobre.  Per l'operazione verranno utilizzati anche tre distributori automatici di mais antifecondativo. Queste le zone di posizionamento: via Di Mezzo/via Parini, via San Daniele e via San Rocco.
Il Comune chiede ai cittadini di non ostacolare l'operazione rientrante nel piano della tutela della salute pubblica. Info: Ufficio Ambiente del Comune (telefono 0432 271931/935).

Leggi notizia su Messaggero Veneto del 4 aprile 2013



IN FRIULI GLI ORSI BRUNI ESCONO DAL LETARGO


orsoL'orso bruno esce dal letargo e lascia le sue tracce sulla neve nei boschi di Pulfero a confine con la Slovenia.
Forestale e Università di Udine seguono gli spostamenti del plantigrado per raccogliere dati biometrici.
Altre tracce di orso bruno, impresse nello strato di neve, sono state notate e fotografate dalla Forestale in provincia di Pordenone in alcune zone della Valcellina e della Val Colvera. La Direzione regionale alle risorse forestali ipotizza la presenza di due plantigradi in risveglio dal letargo.
Per fini scientifici, si prevede il riavvio delle operazioni di cattura di un esemplare. Secondo le stime degli esperti, gli esemplari che popolano la regione Friuli Venezia Giulia sono otto. In Italia l'orso è una specie protetta.



 

ANCHE I CANI SCIOLTI FANNO MORIRE CAPRIOLI E CERVI



PALUZZA.  Le forti e continue nevicate, la carenza di cibo, le infezioni endemiche sono la causa della moria di molti animali selvatici durante l'inverno ma a peggiorare la situazione sono anche i cani lasciati liberi dai proprietari che inseguendo cervi e caprioli li fanno morire di stress.




Leggi notizia su Messaggero Veneto del 30 marzo 2013 e 31 marzo 2013




MORS TUA VITA MEA? - NO, IO NON CI STO






Attenzione, immagini non adatte a persone sensibili.



CARNE DI CANE





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