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SOCCORSO ANIMALI INCIDENTATI - MIA LETTERA PUBBLICATA DAL MESSAGGERO VENETO


Messaggero Veneto del 3 aprile 2013

ANIMALI. Un episodio disgustoso

Verso la fine di febbraio sono stata testimone di un episodio che ho già avuto modo di raccontare tramite il mio omonimo blog. Ora vorrei sottoporlo anche all’attenzione dei lettori di questo quotidiano. Era passata la mezzanotte e in auto rientravo a casa quando un grosso gatto rosso è stato investito (o forse solo urtato) da un’automobile in corsa il cui conducente però non si è fermato per prestargli soccorso. Il fatto è accaduto in viale Cadore a Udine all’altezza del civico 30 (fra viale Leonardo Da Vinci e via Angelo Angeli). Da come si sono svolti i fatti, non sono in grado di valutare se il gatto sia poi morto. Certamente era stato gravemente ferito. Giaceva sull’asfalto col collo girato rispetto al corpo e non si muoveva. Sembrava morto. Quando però l’ho afferrato si è immediatamente divincolato e così ho perso la presa. Ha iniziato a contorcersi e a spostarsi per poi nuovamente rimanere fermo immobile. Ad assistere al mio intervento è stato il conducente di un’ambulanza (non era in emergenza)  che si era dovuto fermare poco distante da me dal momento che avevo posizionato la mia auto in mezzo alla strada, proprio accanto al gatto. Essendo disabile, non avevo altro modo per poter soccorrere l’animale. Ma, quando il gatto si spostò più lontano fui costretta a rivolgermi al conducente dell’ambulanza chiedendogli aiuto più volte perché non scendeva dal mezzo. Solo quando gli mostrai il cartellino di disabile si mosse, seppur malvolentieri, e mentre si apprestava ad andare incontro al gatto, questo si rialzò e, incredibilmente, fece una lunga fuga attraversando sia l’aiuola sia l’altra corsia del viale per poi sparire dietro ad un muretto, all’altezza del negozio Computer Help. In quella stessa giornata, con la luce del giorno, sono tornata in zona insieme a mio marito per cercare il micio e per affiggere dei biglietti col recapito telefonico, nell’eventualità che il proprietario lo cercasse. Ovviamente non posso esentarmi dal criticare lo scorretto comportamento del conducente dell’ambulanza il cui intervento non è stato né spontaneo né tempestivo, in contrasto con la legge di Stato che prevede l’obbligo di soccorrere un animale incidentato al pari delle persone. Per quanto riguarda l’investitore (al quale non auguro certamente del bene)... chissà forse in zona ci sono occhi elettronici che hanno visto e registrato e una denuncia per maltrattamento (o uccisione) di animale, non sarebbe inopportuna!
Elisa Bianca Colavitti Udine