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Latisana, spirali salva-volatili sui cavi Enel

Luglio 2017

FONTE: Messaggero Veneto

LATISANA. Prenderà nei prossimi giorni il progetto sperimentale per la salvaguardia dei volatili. La società del Gruppo Enel per la gestione della rete elettrica avvierà infatti l’installazione di particolari spirali colorate che aumentando la visibilità dei cavi elettrici sono destinati ad evitare la collisione degli uccelli contro i cavi elettrici. In presenza di una brezza leggera le spirali vibreranno emettendo un leggero suono percettibile dai volatili, che tenderanno, quindi, a non avvicinarsi.

L’intervento interesserà circa un chilometro della linea a 20.000 volt gestita da e-distribuzione in località Bevazzana di Latisana. «Questo intervento è emblematico della fattiva collaborazione tra amministrazione comunale ed e-distribuzione - evidenziano il sindaco Daniele Galizio ed

 il consigliere comunale con delega all’ambiente Filiberto Fantin - e soprattutto esprime e dà concretezza ad una comune sensibilità ambientale e all’impegno a ricercare e sperimentare soluzioni che riducono l’effetto delle necessità umane sull'ambiente e sulla vita delle specie animali».





Animalisti contro la giunta. Troppi favori ai cacciatori

Luglio 2017

Regione Friuli Venezia Giulia

FONTE: Messaggero Veneto 07.07.2017

Tartaruga in strada salvata dalla Guardia di Finanza

Luglio 2107

SAN GIORGIO DI NOGARO. Una rara tartaruga autoctona (Emys Orbicularis) è stata salvata da una pattuglia dei Baschi Verdi della Guardia di Finanza di San Giorgio di Nogaro mentre stava attraversando una strada di Palazzolo dello Stella. L’esemplare, che non può vivere in cattività, è stato consegnato alla stazione forestale di San Giorgio di Nogaro che ha provveduto a liberarla nel biotopo delle sorgenti del Corno in comune di Gonars dove c’è una popolazione censita di tartarughe palustri friulane.

Il ritrovamento dell’animale è avvenuto sabato scorso, quando, durante un controllo di routine sul territorio della pattuglia della Gdf, uno dei militari ha visto l’animale sulla careggiata. La tartaruga rischiava di finire schiacciata dalle ruote di qualche macchina: si sono quindi fermati ed hanno bloccato il traffico per recuperarla. L’hanno portata in caserma, avvisando la forestale che ieri ha provveduto a recuperarla (è intervenuro il maresciallo Marco Di Luca) e quindi, come dicevamo, liberarla.

La tartaruga appartiene ad una specie protetta, è una femmina di giovane età (circa 8 anni, a fronte di una prospettiva di vita di 40 anni) ed è in ottime condizioni di salute. Ha un carapace lungo circa 25 centimetri, e si distingue dalle altre specie per le macchioline gialle che le ricoprono il corpo.

Generalmente vive in acqua (potrebbe provenire infatti, dallo Stella o da qualche affluente) ma si muove anche in zone palustri e terricole e non ha predatori. L’unico rischio è l’attraversamento delle strade a causa del transito delle macchine che la potrebbero schiacciare.

FONTE: Messaggero Veneto

La città di Udine perde 4mila metri quadri di bosco

Luglio 2017

300 alberi sacrificati fra cedri, abeti e acacie. In pratica quattromila metri quadrati di bosco abbattuto per l'edificazione del nuovo complesso ospedaliero nel polmone verde del Santa Maria della Misericordia.
Sarà spostato anche il corso del canale San Gottardo.
L’ingegner Ermes Greatti, direttore della struttura grandi opere, precisa che non si è distolta l’attenzione dalla preservazione del patrimonio faunistico.

«Necessario prevedere nuove piantumazioni»

Collare satellitare all'orso Eliseo delle Prealpi carniche.



Si chiama Elisio ed è il secondo orso catturato nelle Prealpi carniche a fini scientifici. 
Eliseo frequenta le stesse zone dell'orso biondo Francesco, proviene dal Trentino, anch'esso già monitorato.
La cattura è avvenuta con una gabbia a trappola (vedi video) nella notte tra il 22 e il 23 giugno ad opera dai ricercatori dell’università di Udine e dalle guardie forestali 
L’animale è stato stato sedato, sottoposto ai prelievi di sangue, pesato e dotato di collare satellitare  e ora viene monitorato dagli studiosi dell’ateneo friulano.
FONTE: Messaggero Veneto