
Ad ogni esemplare verrà messo un radio-collare che permette di localizzare l’animale in maniera abbastanza precisa.
Così come per i plantigradi friulani, anche i caprioli saranno studiati dai ricercatori dell'Università.
Il monitoraggio consentirà inoltre di verificare la sopravvivenza dei caprioli curati e in seguito rilasciati. dal Centro di recupero provinciale di fauna selvatica di Campoformido oltre che a definire e mettere in atto misure per prevenire gli impatti degli animali coi veicoli (attività già intrapresa dalla Provincia di Udine su alcune strade provinciali, installando dissuasori ottici e acustici per bloccare il passaggio degli animali)