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Aumentano i gatti randagi nell'Alto Friuli - l'Uti propone di gestire il servizio previsto dalla legge.

foto di Elisa Colavitti
I Comuni dell'Alto Friuli finora non sono riusciti a risolvere l'emergenza gatti viventi in libertà.. L'Uti, Unione Territoriale Intercomunale, si fa avanti e propone di eseguire censimenti, sterilizzazioni chirurgiche dei felini per il controllo delle nascite e gestione dell'anagrafe felina (che prevede il microchip) tramite la banca dati regionale. Naturalmente i costi di gestione resteranno in capo ai Comuni. Ai Comuni spetta anche il compito di istituire un  elenco di nominativi dei volontari che danno disponibilità ad accudire le colonie feline.
L'Uti già oggi effettua il servizio di gestione del canile comprensoriale di Tolmezzo (per conto dei 43 Comuni dell'Alto Friuli) e il servizio di cattura degli animali vaganti (per conto dell' Aas3 - Azienda per l'Assistenza Sanitaria).