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Ci vuole partecipazione di massa contro la macellazione rituale


Da oggi, martedì 21 agosto 2018 fino a sabato 25 agosto, in tutto il mondo islamico si celebra la festa del sacrificio (Id al-adha)
Milioni di animali verranno pertanto sgozzati senza stordimento, aumentando maggiormente la sofferenza dell'animale rispetto alle macellazioni standard.
In Italia questa festa interessa circa un milione e mezzo di musulmani residenti e circa 200.000 clandestini. Si prevede che saranno circa 500.000 gli animali che verranno sgozzati (capretti, montoni, agnelli e anche buoi). Nel nostro Paese questo tipo di macellazione è stato per la prima volta autorizzato con il decreto dei ministri della Sanità e degli Interni dell'11 giugno 1980 "Autorizzazione alla macellazione degli animali secondo i riti religiosi ebraico e islamico" e tale deroga è stata confermata da tutti gli atti legislativi successivi in materia. La norma, come in gran parte dei paesi europei, stabilisce che il sacrificio sia effettuato nei macelli autorizzati ma, come capita spesso, nelle case o nei luoghi di raduno musulmano, ci saranno senz'altro delle uccisioni illegali fai-da-te. 
Il rito prevede che l'animale debba essere cosciente e che venga ucciso tagliandogli la gola La morte sopraggiunge lentamente, tra urla e sofferenze inaudite, mentre il flusso di sangue fuoriesce dal collo del povero animale.
In provincia di Udine, dall'ottobre 2013, l’unica struttura per la macellazione rituale è il salumificio Pittacolo con il macello di Castions. La carne "halal" la si può comunque trovare in diversi punti vendita e centri commerciali friulani,.
Detto questo, mi domando: Dove sono i cittadini? E gli animalisti, dove sono? Dove sono le proteste di massa nei punti strategici, le lettere, i fax, le e.mail, le Pec da inviare al Governo e alle Autorità per gridare il dissenso per questi abominevoli riti, per chiedere controlli nei luoghi di raduno islamico?.
Mostriamo la nostra partecipazione umana e solidale a tutte le indifese creature che ogni giorno a milioni perdono la vita per i capricci e i desideri degli umani. 
LORO, gli animali, sono sacrificati in nome della scienza, della tradizione religiosa, dell'arte culinaria, della moda. 
E noi, noi ci sacrifichiamo per loro?


NESSUNA PIETA' PER QUESTO BAMBINO





*** Elisa Colavitti è su facebook ***