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L'ORSO ELISEO UCCISO IN SLOVENIA DA UN CACCIATORE

6 dicembre 2018

Aveva un radiocollare applicato dal gruppo di ricerca sulla fauna selvatica dell'Università di Udine.
Da quando aveva varcato il confine gli spostamenti dell'orso venivano comunicati alla forestale slovena dal coordinatore del gruppo friulano, Filacorda, un tanto per avvertire i cacciatori della presenza di Eliseo in quel Paese dove annualmente abbattono diversi orsi.
Già nel 2007 Bepi, un altro orso friulano, aveva fatto la stessa fine.
Eliseo aveva poco più di cinque anni ed era un orso spericolato. Andava in Slovenia di frequente, attraversava spesso a nuoto il lago di Cavazzo ed era riuscito anche ad attraversare l'autostrada Trieste-Lubiana. A Tolmino era stato urtato dal treno.
La corsa di Eliseo è stata interrotta da una doppietta slovena.
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Filacorda chiede alle autorità slovene la stipula di un accordo transfrontaliero con scambio reciproco di informazioni nel caso di catture di animali nell'ambito di progetti di ricerca.

Altri due orsi sono monitorati dall'Università di Udine. Si tratta di Francesco e Mirtillo, quest'ultimo supera spesso il confine sloveno e ora si trova da quelle parti. I forestali sloveni sono stati avvertiti.



La morte di Eliseo è destinata a far discutere così come la morte dell'orsa KJ2 (mamma di Francesco e Soki), abbattuta in Trentino e l'orsa Daniza, morta sotto anestesia durante la cattura, sempre in Trentino. Entrambe erano state ritenute pericolose.


*** Elisa Colavitti è su facebook ***