Canta vittoria Animal Equality Italia, l'associazione che più di altre ha portato avanti la campagna di pressione sul governo per arrivare a questo risultato. Si salveranno milioni di vite, anche se non tutte: resterà infatti la possibilità di sopprimere i pulcini maschi che dovessero nascere per errore, per una valutazione preventiva del sesso che si riveli sbagliata. La deroga, tuttavia, prevede che l'eliminazione in questo caso avvenga solo per inalazione di anidride carbonica. Le tecniche moderne di ovo-sessaggio, spiega Animal Equality, hanno un'efficacia molto elevata, pari al 96-99% di accuratezza nella pre-selezione. Ma considerati i grandi numeri in campo, quei pochi punti percentuali di insuccesso significano comunque la morte post nascita di un numero compreso fra i 350 mila e il milione e 400 mila pulcini all'anno.
La novità avrà ripercussioni positive anche sul consumatore, che verrà informato in etichetta del fatto che le uova che sta acquistando provengono da allevamenti che non prevedono l'uccisione di pulcini maschi. Resta il dubbio, però, su come saranno considerati quelli nati per errore e se anche in loro presenza sarà consentita l'apposizione dell'attestazione di procedura cruelty free.
Rispetto alla situazione attuale si tratta in ogni caso di un notevole passo avanti. I filmati che mostrano l'eliminazione dei piccoli considerati inutili non hanno lasciato mai dubbi sulla crudeltà dell'operazione: i pulcini vivi su un nastro trasportatore passano al vaglio degli operatori che, con occhio esperto, individuano gli esemplari maschi, che vengono presi e gettati in un condotto collegato con un trituratore. Anche se la morte dell'animale è immediata, e le aziende hanno sempre insistito su questo, era una pratica unanimemente considerata non più accettabile.
Pur in assenza di una normativa europea armonizzata, evidenzia Animal Equality, con questo divieto l’Italia si allinea a Francia, Germania, Lussemburgo, Austria e Belgio, che hanno già introdotto o stanno attuando divieti simili. «Siamo a un passaggio cruciale per i diritti degli animali in Italia - sottolinea Matteo Cupi, direttore esecutivo dell'associazione -. Da quando la legge che vieta l’abbattimento selettivo dei pulcini maschi è stata approvata dal Parlamento nel 2022, non abbiamo mai smesso di insistere con azioni di pressione e solleciti al governo affinché questo decreto vedesse la luce. Ci siamo scontrati con silenzi e ritardi, ma oggi gli animali hanno conquistato un altro tassello essenziale per la loro tutela».
