Cerca nel blog

Translate

1LA LINCE LUNA HA UN NUOVO COLLARE E SARA' PRESTO MAMMA

01 APRILE 2025

Catturata nei boschi delle Prealpi Giulie, è stata dotata di nuovo radiocollare per monitorarne gli spostamenti. Dovrebbe dare alla luce i piccoli a giungo: non succedeva dal 2014

AL CINEMA, NON SARO' MAI VEGANO

30 MARZO 2025

L'OSSIMORO


FORESTA DI TARVISIO, RADIOCOLLARATO ORSO BRUNO

 28 MARZO 2025


Catturato da un gruppo di ricercatori del Progetto Lince Italia dell’Università di Torino, in collaborazione con carabinieri del Reparto Biodiversità di Tarvisio e dai veterinari del Centro ricerca e coordinamento per il recupero della fauna selvatica dell’università di Udine.
Il gruppo di ricerca intende ottenere informazioni preziose dal grande mammifero, sia per acquisire maggiori conoscenze scientifiche, sia per avere importanti dati per la gestione e la salvaguardia della specie. Sono una decina gli esemplari in regione, metà dei quali stanziali, oltre a Mirtillo e Francesco che gravitano sulla Carnia, ce ne sono almeno due nel Tarvisiano. Senza femmine, che solitamente, restano sul territorio dove c’è una popolazione vitale. Gli altri, sintetizza Molinari, sono esemplari giovani che proseguono nel loro peregrinare fino alle Dolomiti o in Slovenia, ed è proprio a uno di questi che vorremmo applicare il prossimo radiocollare. 

POLCENIGO E CANEVA: CANALI ATTRAVERSAMENTO ROSPI

28 MARZO 2025

"I canali di attraversamento dei #rospi tra i comuni di Polcenìgo e Càneva costituiscono un progetto importante che va portato avanti con decisione. Difenderli non è una bizzarria: basti pensare che in Italia il 23% delle specie di anfibi è a rischio estinzione. Inoltre questi #animali sono fondamentali nell’ambito della #biodiversità: si nutrono infatti di insetti che possono essere nocivi per l’uomo e per le coltivazioni. Il cosiddetto Palù di Livenza è stato inserito fin dal 2011 nell’elenco dei siti del Patrimonio mondiale dell’UNESCO proprio per il suo ecosistema, che va preservato. Il tutto va fatto ovviamente arrecando il minor disturbo possibile ai cittadini e alle attività economiche!"
[Michela Vittoria Brambilla]

EMENDAMENTO ALLA CAMERA DELLA LEGA, DECLASSA IL LUPO

 25 MARZO 2025

Verso una nuova strage della fauna selvatica?
"L'iniziativa, partita da Bruxelles su pressione delle lobbie agricole e venatorie è stata osteggiata non solo dalle associazioni animaliste ma, soprattutto, dagli scienziati"
Con un emendamento, presentato in commissione bilancio della camera dei deputati, l’onorevole leghista Francesco Bruzzone (unico eletto nella circoscrizione savonese) è riuscito a far declassare il lupo da “particolarmente protetto” a “protetto.
“Una norma che rimarrà sulla carta, fino a quando l’Unione Europea non avrà completato l’iter burocratico di effettivo declassamento del colpevole della morte di Cappuccetto Rosso” affermano l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e il Partito Animalista Italiano (PAI).
L’iniziativa, partita da Bruxelles su pressione delle lobbie agricole e venatorie è stata osteggiata non solo dalle associazioni animaliste ma, soprattutto, dagli scienziati che studiano e conoscono il lupo. Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e Partito Animalista Italiano (PAI) ricordano infatti che “i futuri piani di abbattimento dei lupi, secondo gli esperti, sono inutili a tenerli lontani da mandrie, greggi, aie e stalle, perché attireranno altri soggetti”.
“La difesa degli allevamenti si fa invece con stalle, stazzi e recinti robusti o elettrificati e, per animali al pascolo e nelle aie, con cani da guardiania acquistati con fondi pubblici già disponibili”….
Articolo completo su Ivg .it

CORTEO A TORINO, STOP VIVISEZIONE

22 MARZO 2025

Stanno emergendo fatti che confermano i sospetti di chi da anni si batte per l’abolizione della vivisezione: dietro la sperimentazione animale si celano anche maltrattamenti e abusi non rispettando nemmeno i requisiti minimi previsti dalla legge. Tre casi recenti gettano un’ombra inquietante sulla pratica della sperimentazione animale e sollevano interrogativi urgenti sull’etica della ricerca scientifica in Italia.
Nei laboratori dell’ateneo “Magna Graecia” di Catanzaro sono emersi episodi di maltrattamento e uccisione brutale di topi, con conseguente inchiesta che coinvolge i responsabili dell’Ateneo e i dirigenti dell’Azienda sanitaria provinciale. Continuano le denunce relative al maltrattamento di beagle e primati presso il colosso farmaceutico Aptuit di Verona che hanno portato al sequestro di 51 tra cani beagle, macachi e scimmie marmoset, con un iter giudiziario ancora in corso.
A Ferrara, dopo l’apertura di un fascicolo per ipotesi di maltrattamento, le associazioni animaliste chiedono chiarezza sulla sorte del macaco Orazio, che si presume sia stato soppresso, e l’introduzione di controlli a sorpresa negli stabulari, eseguiti da veterinari affiancati da guardie zoofile con decreto, al fine di garantire la regolarità delle procedure e le condizioni degli animali stabulati nei laboratori.
Da anni, il dibattito sull’etica e la necessità della sperimentazione animale, ovvero vivisezione, è aperto. Questa pratica coinvolge l’utilizzo di animali senzienti, come topi, ratti, conigli, cani, gatti, maiali e scimmie, per testare farmaci, vaccini, sostanze chimiche, interventi chirurgici e indagare processi per la medicina umana, con un approccio metodologico altamente fallimentare e rischi, in primis, per l’uomo stesso.
La sofferenza degli animali nei laboratori è una realtà innegabile. Contrariamente a quanto si dichiara, pochi sopravvivono agli esperimenti e la quasi totalità viene soppressa o riutilizzata in una seconda procedura. La vivisezione implica l’uccisione di migliaia di animali ogni anno ed è stato dimostrato, tramite numerose pubblicazioni scientifiche, che si tratta di un metodo di ricerca inefficace, basato su modelli non attendibili e non sovrapponibili alla fisiologia e biologia umana. Le biotecnologie dimostrano che la ricerca scientifica può progredire e trovare soluzioni per numerose malattie senza l’uso di animali.
Per queste ragioni, il 22 Cadapa, LEAL, Nomattatoio Milano, Avi e Fronte Animalista hanno organizzato questa manifestazione pacifica ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni e le crudeltà causate dalla sperimentazione animale, promuovendo l’uso di metodi scientifici sostitutivi che rispettino la vita degli animali umani e non.
Hanno aderito al corteo: Cadapa, LEAL Lega Antivivisezionista, AVI Associazione Vegani Internazionale, NOmattatoio Milano, Fronte Animalista, LAV Lega Antivivisezione, Salviamo gli orsi della luna, OIPA Italia, L.i.d.a., Vivi gli animali, Task Force Animalista, SOS GAIA, Animal Voices United, LE.I.D.A.A., Le Sfigatte, LIMAV, Artista United for Animals, RadioVeg.it, Micio Villaggio Odv, Movimento Antispecista, LAC – Lega Abolizione Caccia, CRCSSA – Centro Ricerca Cancro Senza Sperimentazione Animale Odv – Genova, SEQUS, PianoBe, Animal Liberation,
N.O.E.T.A.A. Sezione Cuneo – NOETA Nucleo Operativo Ente Tutela Animali Ambiente, Cuneo Veg, Associazione Rifugio Miao, Parco Animalista Piazza D’armi.

UCCISIONE ORSO M90, IL PARTITO ANIMALISTA ITALIANO SI OPPONE ALL'ARCHIVIAZIONE

21 MARZO 2025


Pronta l'Opposizione, La Procura Vuole Archiviare ancora Fugatti: al lavoro con l'ufficio legale del Partito Animalista Italiano con l'avv. Cristiano Ceriello .
Vogliamo Giustizia per M90: L'Uccisione di M90 per noi è Illegale, Violato il Diritto di Difesa con un abbattimento quasi immediato e sarebbe stato ucciso senza narcotizzazione con gravi ed illegittime sofferenze, prima della morte.
Dopo l'Esposto alla Procura della Repubblica di Trento, è arrivata la richiesta di archiviazione della Procura. Entro 20 giorni proporremo opposizione.
Con l'apertura di un procedimento, non ci arrendiamo ma Vogliamo Giustizia per M90 e che i responsabili paghino. Non avremmo indietro M90, ma dobbiamo dargli Giustizia.

MORTA L'ORSA NITA DEL CENTRO NATURA DI PESCASSEROLI

19 MARZO 2025


Pescasseroli – Il 23 gennaio 2025 si è spenta Nita, l’orsa arrivata insieme a Greta e Brumo dalla Lituania, il 29 giugno 2020. Greta, che del gruppo era la più anziana, ci aveva lasciato nel 2022, e ad oggi, dunque, Brumo rimane l’unico orso ospitato presso il Centro Natura di Pescasseroli.
Per comunicarlo abbiamo voluto attendere il referto dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise che ha fatto tutti gli accertamenti del caso per definire il quadro clinico che ha portato alla morte dell’orsa.
Il referto è arrivato pochi giorni fa e ci racconta di un quadro clinico compromesso a livello sistemico dato anche dalla età, con pleurite siero-fibrinosa, cuore con marcata ipertrofia ventricolare sinistra, epatite e di conseguenza una grave insufficienza epatica.
Nei giorni precedenti alla morte, infatti, si era riscontrata una sintomatologia caratterizzata da profonda apatia e scarsi movimenti che oggi, alla luce di quanto rilevato dagli accertamenti fatti, risulta essere molto più chiara.
Quella di questi tre orsi bruni europei provenienti dall’Europa dell’Est, è una storia fatta di sofferenze e cattività. Una storia che l’Associazione Salviamo gli Orsi della Luna, in collaborazione con il Parco e la Fondazione Capellino, ha provato a cambiare in meglio, offrendo ai tre animali una vita, seppur in un’area faunistica, più dignitosa e serena.
I tre orsi, infatti, hanno trascorso questi ultimi 5 anni in un’area recintata dotata di vasca, alberi e spazi in cui rifugiarsi se non volevano farsi vedere dagli avventori. Ambienti di certo limitati per un orso, ma decisamente migliori e più ampi delle strette gabbie di cemento e ferro, dove erano costretti a vivere sin dalla loro nascita e dove per loro non era possibile neanche camminare.
Le notizie a nostra disposizione sulla loro storia sono poche e frammentate, nonostante le numerose indagini degli Ispettori del Ministero Lituano, e in parte derivanti dalle persone che le detenevano: di sicuro sappiamo che questi animali hanno vissuto sempre in cattività, che con molta probabilità venivano sfruttati per attività circensi e che, nei momenti in cui non “lavoravano”, venivano mantenuti in delle gabbie molto strette ed anguste.
Nita ha vissuto a Pescasseroli per quasi 5 anni, interagendo pienamente con gli altri Orsi nello spazio a loro dedicato. Era stata subito sterilizzata, insieme agli altri due, come richiesto dal Ministero dell’Ambiente, e nell’area del Centro Visite si era addirittura scavata una sua tana in un piccolo angolo in fondo al recinto, poi adattata dagli addetti, per ovvie ragioni di sicurezza.
Non era un orso bruno marsicano, ma era comunque un orso e averla avuta con noi e poterla osservare insieme agli altri, nei tanti piccoli comportamenti quotidiani è stato molto interessante ed emozionante. Hanno permesso a noi e ai tanti ospiti del Centro Visite, di poter ammirare quanto gli orsi ci somigliano e che, forse, è proprio per questo che risultano così affascinanti ai nostri occhi.
Nita ci mancherai!
Fonte: Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

PROGETTO DI TUTELA DEL GALLO CEDRONE IN FVG

18 MARZO 2025

I numeri sono in forte regresso, oggi è classificata come “vulnerabile” tra le categorie nella lista rossa degli uccelli nidificanti in Italia. Lo studio coordinato dal Servizio Biodiversità della Direzione risorse agroalimentari, forestali e ittiche del Fvg verrà realizzato dal Corpo forestale regionale.


È considerato il “re della foresta”, almeno tra gli uccelli che vivono sulle Alpi. E rappresenta il simbolo della Foresta di Tarvisio, il fiore all’occhiello degli ecosistemi montani del Friuli Venezia Giulia. 
Leggi Messaggero Veneto

AL CINEMA, L'ULTIMO SPETTACOLO

 18 MARZO 2025

La loro storia è la nostra storia e ve la mostreremo come non l’avete mai vista!
Dal 7 aprile prossimo arriva nelle sale “L’ultimo Spettacolo”, un film di Andrea Morabito prodotto da noi di LAV e distribuito da Mescalito Film che ripercorre una battaglia legale senza precedenti: quella grazie alla quale siamo riusciti a liberare 20 animali dal Circo Martin.
Un processo per maltrattamento di animali, durato dieci anni, che ha portato ad un risultato mai raggiunto prima e che vi racconteremo in un turbinio di emozioni: dal dolore e dalla sofferenza degli animali in gabbia, alla speranza fino alla loro liberazione.
“L’ultimo spettacolo” è un tassello per l’obiettivo finale: quello della fine dello sfruttamento dei 2.000 animali ancora detenuti nei circhi in Italia.
Vai su https://b.lav.it/UltimoSpettacoloFb, scopri le date delle prime proiezioni in programma e aiutaci a sostenere i costi di realizzazione e promozione del film e di altri video di denuncia e sensibilizzazione.

ORSA F36, UDIENZA CONTRO L'ARCHIVIAZIONE

18 MARZO 2025

Dopo l’opposizione all’archiviazione per il procedimento penale per l’uccisione dell’orsa F36 è stata fissata per il 4 giugno 2025 alle ore 10:15 presso il Tribunale di Trento.
L'orsa F36, mamma di un cucciolo, è stata trovata morta nel settembre 2023 nei boschi di Sella Giudicarie, in provincia di Trento. Prima della sua morte, era stata condannata a morte dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, a seguito di un attacco a due cacciatori avvenuto il 30 luglio 2023. Tuttavia, l'esecuzione era stata sospesa dal TAR di Trento a seguito di un ricorso presentato da LEAL e altre associazioni animaliste.
L'autopsia ha rivelato che l'orsa è stata uccisa con un colpo di fucile al torace. Nonostante i gravi indizi raccolti, la Procura di Trento ha chiesto l'archiviazione del procedimento, decisione contro cui LEAL si è opposta fermamente considerando che i gravi indizi raccolti durante le indagini non sono stati sufficientemente valutati.
LEAL ha partecipato all'esame autoptico dell'orsa F36 attraverso una consulente tecnica, per assicurarsi che le indagini fossero condotte in modo accurato e imparziale chiedendo anche il monitoraggio del cucciolo rimasto orfano dopo l’uccisione della madre.
Gian Marco Prampolini presidente di LEAL commenta: "La morte dell'orsa F36 rappresenta un caso emblematico di come la politica locale possa influenzare negativamente la gestione delle specie protette. Nonostante le prove raccolte, la richiesta di archiviazione sembra ignorare la gravità del reato commesso. LEAL continuerà a lottare per la giustizia e per la tutela degli animali selvatici, chiedendo che i responsabili siano identificati e condannati. Speriamo che l'udienza del 4 giugno possa essere un passo importante verso la verità e la giustizia per F36.
𝐋𝐄𝐀𝐋 𝐈𝐍𝐂𝐎𝐍𝐃𝐈𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐃𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐄 𝐃𝐄𝐆𝐋𝐈 𝐀𝐍𝐈𝐌𝐀𝐋𝐈

NUTRIE, MANCANO POLITICHE DI PREVENZIONE

18 MARZO 2025 

La gestione della #nutria è il simbolo del fallimento dell’uomo: introdotta in Italia per farne #pellicce, quando le donne si sono stufate sono state liberate. Negli ultimi anni le amministrazioni pubbliche hanno dichiarato loro guerra in ogni modo: le si può uccidere perfino con la fionda! Eppure la situazione non è migliorata: questo perché mancano politiche di prevenzione! Mettiamo quindi in atto gli strumenti per proteggere la vita di questi #animali e trovare la miglior convivenza con loro!

[Michela Brambilla]

PETIZIONE PER SALVARE I MACACHI DI FERRARA

17 MARZO 2025

FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE DI ANIMAL LIBERATION E ANIMAL DEFENDERS AL LINK
Con questa petizione, chiediamo la liberazione immediata dei Macachi Clarabella, Eddi, Cleopatra, Cesare e Archimede, rinchiusi in piccole gabbie all'interno dell'Università di Ferrara da oltre 20 anni. Questi animali vivono in condizioni di restrizione severe e non naturali.
Numerosi studi dimostrano che gli animali in cattività soffrono sia fisicamente che mentalmente a causa della mancanza di stimoli ambientali e sociali presenti nel loro habitat naturale. I Macachi, in particolare, sono primati altamente intelligenti, capaci di provare dolore e sofferenza come tutti gli esseri viventi.
Con la petizione si chiede:
. La liberazione immediata dei cinque Macachi.
2. Un cambiamento nella politica di sperimentazione animale dell'Università.
3. L'affidamento dei Macachi a un centro di recupero riconosciuto e idoneo, in grado di garantire il loro benessere psicofisico e rispettare le loro esigenze etologiche.
LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

CATANIA, SCOMMESSE CLANDESTINE ALLA LUCE DEL SOLE

17 APRILE 2025

CATANIA, ITALY
LE SCOMMESSE CLANDESTINE REGNANO IN CITTÀ SULLA PELLE DEGLI ANIMALI.
MAFIA ALLA LUCE DEL SOLE

NUBIFRAGIO TOSCANA, SALVATAGGIO ANIMALI

17 MARZO 2025

Dopo aver portato in salvo oltre 40 tra cani, gatti, pecore, agnelli, polli e anatre nelle primissime ore, la nostra Unità di Emergenza, insieme agli attivisti della sede di LAV Prato ha proseguito la sua azione di soccorso e supporto agli animali e ai rifugi nelle zone colpite dalle alluvioni in Toscana.

NUBIFRAGIO TOSCANA: IL VOLONTARIATO DOV'E'

15 MARZO 2025


UMANITA' A RISCHIO

16 MARZO 2025

QUELLI CHE ODIANO LA NATURA METTONO A RISCHIO ANCHE L'UMANITÀ.
[Sabrina Giannini]

TORINO, 22 MARZO - STOP VIVISEZIONE.

16 MARZO 2025

CORTEO NAZIONALE "STOP VIVISEZIONE: OLTRE QUEI MURI L'INFERNO"

ORSO M29 DAL TRENTINO AL PIEMONTE

15 MARZO 2025

Il suo comportamento, sia nella fase di dispersione che nella più recente fase stanziale, è sempre stato caratterizzato da riservatezza e scarso contatto con l'uomo.
L’unico orso di cui si ha traccia nel Vco è M29, l’esemplare che da anni si aggira tra le valli ma anche i paesi dell’Ossola. La conferma arriva anche dagli ultimi esami effettuati. A settembre, dopo alcune predazioni su arnie a Trontano, erano stati raccolti nuovi campioni organici per ulteriori analisi genetiche. Gli esiti, ottenuti a febbraio grazie alla collaborazione tra i carabinieri forestali del Parco nazionale Valgrande, la Provincia autonoma di Trento e l'Unità di ricerca «Genomica della conservazione» della Fondazione Edmund Mach, hanno confermato che si tratta ancora di M029. «Al momento, non vi sono evidenze della presenza di altri esemplari nella provincia del Verbano Cusio Ossola» spiegano i militari del Reparto carabinieri Parco nazionale Valgrande.
La prima rilevazione genetica di un orso bruno nel Vco risale al 2019, quando un'analisi su campioni di pelo ritrovati su una recinzione di una casa a Preglia di Crevoladossola portò all'identificazione di M29. Questo esemplare maschio appartiene alla popolazione trentina ed è stato precedentemente monitorato in Lombardia e Svizzera.

NON SARO' MAI VEGANO

14 MARZO 2025

FILM “NON SARÒ MAI VEGANO" UNA SFIDA AI LUOGHI COMUNI SUL VEGANISMO
ll documentario "Non sarò mai vegano", diretto da Thomas Pickering, sta per arrivare in Italia grazie a NFILM e VEGANOK. Questo film critica i luoghi comuni sul veganismo, offrendo una riflessione approfondita sull'alimentazione, gli allevamenti intensivi e i cambiamenti climatici. Attraverso testimonianze di esperti e attivisti, il documentario risponde alle argomentazioni contro il veganismo, mostrando come molte convinzioni si basino su informazioni incomplete. Il regista, cresciuto in una famiglia vegetariana, esplora le ragioni che portano le persone a rifiutare lo stile di vita vegano, offrendo una prospettiva unica e consapevole sul tema. Il film sarà distribuito nelle sale italiane a partire dal 30 marzo.
"LEAL accoglie con favore l'uscita di questo documentario, che offre uno sguardo critico e informato sul veganismo," dichiara LEAL. "La scelta vegana è una scelta etica e sostenibile, che rispetta la vita degli animali e contribuisce a un futuro più giusto per tutti. Invitiamo tutti a vedere questo film e a riflettere sulle proprie abitudini alimentari."
Link al trailer del film https://youtu.be/yJ-P9guDJTE
LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

MODICA, CARABINIERI SALVARONO CINQUE CUCCIOLI

MARZO 2025

ACCADDE NEL 2021 A MODICA. QUESTO MERAVIGLIOSO GESTO MERITA DI ESSERE RICORDATO.

Due corpicini sulla strada, poco più in là uno scatolone con altri tre cuccioli. Forse lanciati fuori dal finestrino di un’auto, i cinque trovatelli devono ringraziare la pattuglia che alle 5 di mattina passava di là: il destino ha voluto che le loro strade si incontrassero. Non hanno esitato un attimo a raccoglierli e portali in salvo in caserma dove i cagnolini hanno ricevuto i primi soccorsi e le prime cure. Il gesto di questi due Carabinieri è stato particolarmente gradito non solo dal personale del Rifugio Sanitario, che ora ha in cura i piccoli sopravvissuti, ma da tutta la popolazione di Modica, per l’aver dimostrato una particolare sensibilità nei confronti dei più deboli.

CASO BEAGLE VEROVA: IL TAR RINVIA

11 MARZO 2025

Decisione del TAR rinviata al 10 giugno.