01 SETTEMBRE 2025
elisa colavitti - udine - italia
Cronache sugli animali dal Friuli e dal mondo // Facebook: Elisa Colavitti Pro Animali-Udine// 1° Blog: casaborrelli-colavitti.blogspot.com// 2° Blog: casaborrellicolavitti.blogspot.com
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40SANGUINARIA RIAPERTURA ANTICIPATA DELLA CACCIA
31 AGOSTO 2025
Caccia, il 1° settembre al via le preaperture. Enpa: Si sparerà per divertimento nella fase di riproduzione. Meloni intervenga contro il DDL 1552 “Caccia selvaggia”
Il 1° settembre si ripeterà il sanguinario rituale dell’apertura anticipata della caccia nel nostro Paese: un regalo delle regioni ai cacciatori, che potranno uccidere per il loro divertimento alcune specie di uccelli – tra cui quelle ancora con prole e quindi nella fase della riproduzione – prima dell’apertura generale del 21 settembre. Il tutto, nonostante le contestazioni e le procedure avviate contro l’Italia dall’Unione Europea e con la Destra di Governo che sta lavorando attraverso il DDL 1552 in Senato per aprire la caccia ovunque – anche nelle foreste demaniali – eliminando il principio cardine della legge 157 del 1992 sulla protezione della fauna, ovvero quello della tutela. Una situazione di gravità inaudita con un Ministero dell’Ambiente del tutto assente: le regole sulla biodiversità le detta il Ministro dell’Agricoltura!
Una strage di uccelli
“La possibilità di sparare e uccidere per divertimento è ancora largamente autorizzato dalle regioni che continuano a calpestare scienza e diritto, come nel caso della Tortora Selvatica – nonostante il grave declino numerico e l’invito dell’Unione Europea a una moratoria: non rinunciano a fucilarla regioni come Sicilia e Friuli Venezia-Giulia), mentre il Colombaccio generalmente potrà essere abbattuto nonostante sia ancora nella fase della riproduzione fino alla fine di ottobre – fase tutelata proprio dalle direttive comunitarie “Uccelli” e “Habitat”. E poi, fucili puntati contro i corvidi, la quaglia e anche alcuni anatidi, come l’alzavola, il Germano reale, la Marzaiola, a cominciare dalle Marche e con differenze tra regione e regione”.
Per ENPA è inaccettabile che si autorizzino la preapertura e la caccia persino nelle regioni devastate da alluvioni e incendi, che hanno dichiarato lo stato di calamità naturale (come Emilia-Romagna e Sicilia, ad esempio) , e peraltro in presenza di turisti nel territorio.
L’anno prossimo potrebbe essere peggio
Tuttavia, dal prossimo anno, il quadro generale già pessimo potrebbe degenerare grazie al DDL 1552 presentato dalla maggioranza, finalizzato a smantellare le regole per la caccia per divertimento con il pretesto della “necessità” di “gestire” la fauna. Un tentativo di deregulation che vede uniti contro tutte le associazioni e l’opinione pubblica del nostro Paese, come la proposta di legge di Iniziativa popolare “Stop Caccia” promossa dalle associazioni animaliste.
“Se il DDL 1552 della destra venisse approvato, altro che preaperture! Le regioni potrebbero decidere specie e tempi e non certo basandosi su pareri scientifici; si sparerebbe nel demanio forestale; le regioni sarebbero obbligate a ridurre le aree protette; i cacciatori potrebbero detenere tutti i richiami vivi che desiderano; gli stranieri potrebbero cacciare senza alcuna formazione; vi sarebbero braccate nei terreni innevati e multe per chi ostacola la caccia. E molti altri orrendi contenuti, giustificati dal fatto che la caccia “è una tradizione” e che quindi avrebbe la priorità rispetto alla tutela”, conclude ENPA. “Che intervenga Giorgia Meloni, che ha in primis la responsabilità di far rispettare l’art. 9 della Costituzione – che tutela la biodiversità anche nell’interesse delle future generazioni . Che sia rispettata la volontà degli italiani – notoriamente contro l’attività venatoria, affinché sia un Paese rispettoso delle direttive Europee. Siamo certi che non vorrà esporre i cittadini a dover subire una condanna da parte della Corte Europea di Giustizia per violazione di norme comunitarie, condanna che pagheranno di tasca propria tutti gli italiani.”
Dal 1° settembre riaprono (in anticipo) le stagioni di caccia in quasi tutta Italia!
Ancora una volta le Regioni si sono piegate agli interessi dei cacciatori. Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto, infatti, hanno detto sì all'apertura anticipata delle stagioni di caccia, fissata in origine al 21 settembre.
Una ennesima riprova degli interessi politici dietro alla pratica terribile e crudele della caccia, che noi vogliamo abolire una volta per tutte!
20TANTE FIRME PER FERMARE LA CACCIA
12 AGOSTO 2025
Insieme abbiamo raggiunto un grandissimo risultato, ma abbiamo ancora bisogno di te!
In meno di un mese e mezzo, la proposta di Legge di iniziativa popolare per lo stop al Disegno di Legge “Sparatutto” della Maggioranza e per l’abolizione della caccia che noi di LAV abbiamo presentato insieme ad altre associazioni ha raggiunto la soglia delle 50.000 firme, necessarie per poterla depositare.
Abbiamo già chiesto un incontro al Presidente del Senato La Russa per consegnare nelle sue mani le motivazioni che ci hanno spinto a proporre una Legge per l’abolizione della caccia, ma non dobbiamo fermarci ora. Firma qui https://b.lav.it/FirmeCacciaLeggeIniziativaPopolareFb per difendere la fauna selvatica dall’attacco senza precedenti del Governo.
È fondamentale che più cittadini possibili uniscano la loro voce per salvare milioni di animali dai fucili dei cacciatori.
STOP CACCIA! RAGGIUNTE LE 50.000 FIRME A SOSTEGNO DELLA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PER L’ABOLIZIONE DELLA CACCIA, CONTRO IL DISEGNO DI LEGGE “SPARATUTTO” DEPOSITATO DAI CAPIGRUPPO DI MAGGIORANZA IN SENATO
Si ppuò comunque firmare fino a settembre!!!
ANIMALISTI ITALIANI, ENPA, LAC, LAV, LNDC ANIMAL PROTECTION E OIPA UNITE PER FERMARE L’ATTACCO SFERRATO DAL GOVERNO AGLI ANIMALI SELVATICI: ORA PORTIAMO IN PARLAMENTO
LA VOCE DELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CITTADINI DA SEMPRE CONTRARI ALLA CACCIA, GIA’ CHIESTO UN INCONTRO CON IL PRESIDENTE DEL SENATO IGNAZIO LA RUSSA
La proposta di Legge di iniziativa popolare voluta da Animalisti Italiani, Enpa, LAC, LAV, LNDC animal protection
e OIPA, per l’abolizione della caccia, la tutela di orsi e lupi, l’incremento delle aree protette e il divieto di ingresso dei cacciatori nelle proprietà private,
ha superato oggi la fatidica soglia delle 50.000 firme necessarie per poterla depositare in Parlamento.
“Siamo molto felici di questo risultato, raggiunto in meno di un mese e mezzo a fronte dei sei mesi previsti e per il quale ringraziamo tutti coloro che hanno lasciato
la loro firma – dichiarano le associazioni animaliste – ora il prossimo passo prevede il deposito della nostra proposta di Legge presso il Senato”.
Come noto in quel ramo del Parlamento da alcune settimane è in discussione
il disegno di Legge “sparatutto” voluto dalla maggioranza, che ha l’obiettivo di demolire le tutele degli animali selvatici, concedendo ancora più spazi ai cacciatori e più animali da uccidere per il loro sanguinario divertimento, giungendo addirittura
ad eliminare il limite temporale massimo alla stagione di caccia e a ridurre le aree protette. Nel corso delle audizioni presso le Commissioni riunite del Senato, Ambiente e Agricoltura, sono state sentite solo quattro associazioni ambientaliste mentre sono
state ben otto le associazioni di cacciatori ascoltate, evidenziando così il forte sbilanciamento a favore del mondo venatorio, in clamoroso spregio alla stragrande maggioranza dei cittadini che da sempre si dichiara contraria alla caccia e che le rilevazioni
Eurispes attestano al 76% della popolazione italiana.
“Ma ora le stesse Commissioni dovranno esaminare la nostra Proposta di Legge per l’abolizione della caccia
– proseguono le associazioni – speriamo che questa nostra iniziativa riesca a rafforzare l’opposizione all’iter parlamentare del
Ddl Sparatutto”.
Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle ha depositato oltre 1.000 emendamenti, seguito da Avs Alleanza Verdi e Sinistra con più di 500 emendamenti e dal Partito Democratico
con più di 300, con l’obiettivo di tentare di bloccare quello che a tutti gli effetti è un tentativo di “deregulation venatoria” mai registrato prima.
“Abbiamo già chiesto un incontro al Presidente del Senato Ignazio La Russa, per consegnare nelle sue mani le firme raccolte a sostegno della nostra proposta di Legge per l’abolizione della caccia
– continuano le associazioni – vogliamo portare la richiesta del 76% degli italiani dentro le stanze del potere politico dove in queste settimane
i partiti di maggioranza stanno decidendo uno scandaloso e violento attacco agli animali selvatici.”
La raccolta firme proseguirà fino ad inizio settembre, in modo da dare a quante più persone possibile la possibilità di sentirsi partecipi
di questo ambizioso progetto che vuole finalmente mettere a tacere i fucili di quella risicata minoranza di cittadini con in tasca la licenza di caccia che rappresenta lo 0,7% degli italiani.
19IN ALTO ADIGE UCCISIONE LEGALE DI UN LUPO
12 AGOSTO 2025
Una atroce e barbara esecuzione!
Stanotte a Bolzano è stato ucciso un lupo. Massacrato per una assurda e ingiusta condanna a morte voluta e decisa dalla Provincia e dal suo Presidente Kompatscher.
Una notizia che ci addolora e che al tempo stesso ci fa infuriare. Nonostante la nostra azione legale, insieme ad altre associazioni, e i ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, non è stato possibile fermare questa folle decisione a causa del parere di ISPRA favorevole all’uccisione.
Non possiamo tollerare che i lupi vengano messi nel mirino solo perché si comportano da lupi, mentre gli allevatori non fanno nulla per proteggere gli animali allevati.
Non staremo in silenzio e non ci arrendiamo: chi ha sbagliato deve PAGARE!
A nulla sono serviti gli argomenti giuridici, i pareri di esperti, le obiezioni basate sul buon senso che abbiamo esposto ai politici e al Tar.
#Colpevoli di aver fatto i lupi, due lupi della val Venosta a caso (come nelle barbare decimazioni degli eserciti del passato) sono condannati a morte (una condanna già eseguita) per accontentare le rumorose #lobby locali che con il loro voto condizionano la politica del presidente della #Provincia autonoma di #Bolzano.
Arno #Kompatscher voleva un primato e l’ha ottenuto: essere il primo ad autorizzare e a mandare ad effetto l’abbattimento legale di un #lupo in #Italia, da quando la specie è protetta.
Complimenti anche per la scelta del periodo, sotto Ferragosto, quando il Paese è distratto dalle #ferie.
È stato arrecato al patrimonio naturale un danno inestimabile!
PRIMA UCCISIONE LEGALE DI UN LUPO IN ITALIA
Il governo che odia gli animali ha trasformato la propaganda in realtà: ieri in Alto Adige è stato abbattuto il primo lupo con il timbro dello Stato.
È solo l’inizio: se continuiamo a ignorare le urne o a votare partiti che fingono di proteggere cani e gatti ma vogliono sterminare tutti gli altri animali, questa scena diventerà la norma.
Quando nel 2017 ero all’opposizione con il Movimento 5 Stelle, avevamo bloccato il Piano Lupo salvaguardando la specie e proponendo alternative concrete, ignorate dalla politica degli amici di allevatori e cacciatori che oggi dominano in Italia e in Europa.
Abbiamo denunciato la mancanza di un censimento serio, le procedure opache e l’odio fomentato verso i lupi, preparando esposti e richieste di messa in mora all’UE per le violazioni della Direttiva Habitat.
Ora grazie al declassamento avvenuto in Europa dopo le elezioni europee in cui i partiti di questa maggioranza hanno vinto, è stata aperta la strada agli abbattimenti senza aver tentato seriamente deterrenti, indennizzi e convivenza.
Non è tutela, è vendetta travestita da gestione.
La realtà è sotto gli occhi di tutte le persone: lupi decapitati, fucilati, occultati. Adesso persino uccisi legalmente.
E domani? Quali altre specie protette finiranno nel mirino? I gatti?
Il lupo fa il lupo ovvio che va a predare il bestiame. Il vero problema è chi fa il politico contro la natura e contro la vita.
Difendiamo il nostro patrimonio naturale, prima che sia troppo tardi.
18SIAMO IN POCHI AD ESSERE SENSIBILI SU QUESTA TERRA
AGOSTO 2025
Non ce la faccio a trattenere il dolore e il pianto. Stringo la mia gattina a me. Lei è fra gli animali fortunati che non si mangiano. È dura capire perché in questo mondo siamo così pochi ed essere sinsibili verso gli animali.
Perché questa gente è diversa da me?
Vado a prendere un fazzoletto.
17 GERMANIA, L'ORSA TRENTINA GAIA-JJ4 ORA SI CHIAMA LUNA
11 AGOSTO 2025
Hanno deciso di chiamarla LUNA, l'orsa GAIA-JJ4 non amata dai trentini.
16 FIRMATE CONTRO LA CACCIA
11 AGOSTO 2025
Questa nostra proposta di Legge di iniziativa popolare, annunciata in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno, vuole dare rappresentanza a quella stragrande maggioranza degli italiani contraria da decenni alla caccia e tanto più alle estensioni dell’attività venatoria, all’uccisione degli animali per divertimento, contro il Disegno di Legge annunciato dal Ministro Lollobrigida e presentato al Senato il 20 giugno (n.1552) con prime firme i Capigruppo della maggioranza Malan, Romeo, Gasparri, Salvitti.
Questa nostra proposta sarà così iscritta all’esame del Parlamento assieme al Disegno di Legge voluto dal Ministro dell’Agricoltura che punta a ottenere più caccia, sempre e ovunque, più armi, più animali uccisi, meno controlli, meno sicurezza per i cittadini e, su ognuna di queste, registreremo e faremo conoscere il voto favorevole o contrario di ogni senatore e deputato.
Questa nostra proposta è coerente con il nuovo articolo 9 della Costituzione e con l’articolo 13 del Trattato Europeo, oltre a essere una necessità la pacifica convivenza con le altre specie animali, importanza dovuta anche a livello sociale.
L’introduzione di un divieto generale dell’attività venatoria, principio etico di grande evoluzione, accompagnato da metodi di gestione non cruenti della fauna in caso di pericolo, rappresenta un passo ulteriore verso un modello di tutela integrale degli animali selvatici e, soprattutto, di pacifica convivenza.
15 LE FORZE DELL'ORDINE SE NON INTERVENGONO VANNO DENUNCIATE
10 AGOSTO 2025
CONTESTATE AI CARABINIERI DI GIUGLIANO (NA) IL LORO MANCATO INTERVENTO CHE HA PORTATO ALLA MORTE IL POVERO CANE. A ME DI RECENTE È SUCCESSA LA STESSA COSA COI CARABINIERI DI UDINE PER LA QUESTIONE DELLE GAZZE. HO GIÀ INFORMATO LA MAGISTRATURA.
Certamente oltre alle forze dell'ordine sono colpevoli la proprietaria ed il vicinato
11STOP CRUELTY STOP SLAUGHTER
AGOSTO





Tocca a Te Salvarlo!







Tocca a Te Salvarlo!




L'iniziativa cittadina europea "Stop Slaughter – Stop Cruelty" ha raggiunto e superato con successo 1 MILIONE di firme in UE 


È il momento di far sentire la nostra voce! 

Diciamo BASTA agli allevamenti intensivi.
Stop a nuove strutture che infliggono sofferenza a esseri senzienti, devastano l’ambiente e mettono a rischio la salute pubblica.
Non possiamo restare a guardare.

Firma l’iniziativa per dire NO alla crudeltà sugli animali e SÌ a un futuro più etico e sostenibile per tutti – umani e non umani.



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