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Getta il cane nel fiume. Identificato grazie ai testimoni e al microchip del cane.

Si sbarazza del cane gettandolo in acqua
Cervignano: i carabinieri cercano l’uomo che, notato da una bambina, a Natale ha buttato un meticcio nel fiume Terzo
di Elisa Michellut

CERVIGNANO. Si è sbarazzato di lui gettandolo in un corso d’acqua. Un gesto incivile e crudele. Un uomo del posto, di cui non si conosce l’identità, attorno alle 21.30 di domenica, la sera di Natale, ha buttato il proprio cane, un meticcio di piccola taglia, nel fiume Terzo. È successo a Cervignano in via Monfalcone. La scena è stata vista da una bambina di dodici anni, che ha avvertito i genitori.
Sul posto sono accorsi i carabinieri di Aquileia, assieme ai colleghi del Nucleo radiomobile di Palmanova. L’animale è stato salvato dai vigili del fuoco di Cervignano. Il proprietario, che i carabinieri stanno cercando di identificare, è scappato. Il cane intanto è stato affidato ai servizi veterinari.
Questo ennesimo episodio di crudeltà nei confronti degli animali ha scatenato le reazioni sul web. Anche le associazioni animaliste sono insorte, facendo anche presente cosa prevede la legge in questi casi.
«Un gesto di estrema crudeltà – commenta Marisa Rizzi, volontaria dell’associazione “Mai più soli” facendo riferimento anche alle conseguenze giudiziarie di simili atti – . Chi, per crudeltà, causa lesioni o morte a un animale è punito con una multa e con la reclusione da 3 a 18 mesi».
Secondo Gabriella Giaquinta, presidente di Amici della Terra Udine, quanto accaduto non può essere giustificato. «La legge regionale offre a chi non è più in grado di provvedere alla custodia del proprio animale la possibilità di rinunciare alla proprietà. La rinuncia è gratuita se l’Isee è inferiore ai 13 o ai 15 mila euro. L’animale viene ritirato gratuitamente e portato in canile. Se l’Isee è superiore, è necessario pagare l’equivalente del mantenimento al costo che il Comune dovrà affrontare per i primi due mesi».
Anche la sezione cervignanese dell’Enpa insorge. «Evidentemente – dichiara Mario Matassi – , nonostante gli sforzi, dobbiamo lavorare ancora sulla sensibilizzazione».
Barbara Novelli, vice delegata Oipa Udine, si augura che il responsabile venga punito. «Nonostante le informazioni che diamo in merito alle possibilità che ci sono per chi non riesce a gestire un animale ci troviamo a commentare queste notizie».

27 dicembre 2016

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Cane gettato nel fiume, denunciato un anziano
Cervignano, i carabinieri sono risaliti all’identità dell’ottantenne grazie al microchip della bestiola gettata a Natale nel Terzo
di Elisa Michellut



CERVIGNANO. É stato identificato e denunciato per maltrattamento di animale grazie al microchip, un congegno elettronico in cui sono memorizzati i dati del cane e del proprietario. È un ottantenne residente a Cervignano, di cui le forze dell’ordine hanno fornito soltanto le iniziali, S.S., la persona che, la sera di Natale, attorno alle 21.30, in via Monfalcone, ha gettato il proprio cane, un meticcio di piccola taglia, 14 anni di età, con problemi di artrosi, nelle gelide acque del fiume Terzo.

Cervignano, butta il cane nel fiume e scappa. La bestiola salvata da un passante
Attorno alle 21.30 della notte di Natale ha buttato il proprio cane nel fiume Terzo. I carabinieri di Aquileia stanno cercando di risalire all’identità del proprietario

Fortunatamente la scena è stata vista da un passante e da una bambina di 12 anni, che ha immediatamente allertato i suoi genitori e i carabinieri di Aquileia, accorsi sul posto. Martedì pomeriggio, l’anziano cervignanese è stato ascoltato in caserma. Ha cercato di negare l’accaduto.
Ai militari dell’Arma ha riferito di aver perso il cane, a suo dire fuggito dall'abitazione in quanto spaventato dal rumore dello scoppio di alcuni petardi. Ha assicurato di non essere lui la persona che ha buttato in acqua la povera bestiola, salvata appena in tempo dai vigili del fuoco del distaccamento di Cervignano.
La versione non è stata ritenuta verosimile dai carabinieri. A incastrare l’ottantenne ci sono i testimoni. Un cittadino che ha assistito alla scena ha descritto con dovizia di particolari la fisionomia di chi ha gettato in acqua il cane e corrisponde perfettamente al proprietario. Come detto, il cervignanese è stato denunciato per maltrattamento di animale, un reato penale punito con una multa e con la reclusione da 3 a 18 mesi.
Domenica sera, la bestiola, stremata e impaurita, con problemi di artrosi, era stata affidata ai servizi veterinari. Attualmente si trova in una struttura convenzionata.
L’autorità giudiziaria potrebbe, nelle prossime ore, decidere di procedere con il sequestro dell’animale per togliere la proprietà all’anziano. A quel punto il quattrozampe potrà essere adottato da una nuova famiglia, capace di amarlo e rispettarlo. Tante le associazioni animaliste scese in campo fin da subito per stigmatizzare l’accaduto.
Mai più soli, Amici della Terra, la sezione cervignanese Enpa e l’Oipa di Udine ricordano che chi, per crudeltà, causa lesioni o morte a un animale è punito con una multa e con la reclusione da 3 a 18 mesi.
Il sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino, ha rivolto un plauso alle forze dell’ordine per l'ottimo lavoro svolto. Il vicesindaco di Cervignano, Marina Buda, commenta: «Quello che è successo lascia sgomenti. La disapprovazione è totale. Se una persona non è nelle condizioni di prendersi cura dell'animale che ha in casa e che ha deciso liberamente di accogliere, ci sono tanti modi per risolvere il problema. Ci sono le istituzioni pubbliche, cui ci si può rivolgere per essere consigliati, e c’è una rete di associazioni e di volontari pronti a intervenire».

28 dicembre 2016

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