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All'Oasi dei Quadris è massima l’allerta per il terribile virus influenzale che colpisce i volatili.


Sos aviaria, cicogne e ibis sotto controllo a Fagagna
Il presidente Uliana: per il momento il virus influenzale non ha raggiunto l’area. Sono 44 i piccoli venuti alla luce nel 2016. Oltre 10 mila i visitatori dell’Oasi

FAGAGNA. «Per ora non abbiamo riscontrato casi di aviaria. Ogni giorno comunque controlliamo che non ci siano animali morti a causa del virus».
A confermarlo Enzo Uliana, presidente dell’Oasi dei Quadris dove è massima l’allerta per il terribile virus influenzale che colpisce i volatili. «Si tratta di una malattia molto pericolosa per i nostri ospiti» prosegue il presidente dell’associazione che gestisce l’Oasi dove vivono cicogne, ibis eremita e molte specie di oche e anatre selvatiche.
Per il momento il virus non è arrivato nella zona collinare, ma l’attenzione rimane altissima. All’Oasi è tempo di bilanci. Nel 2016 i visitatori sono stati 10.100 di cui 7.502 nelle giornate di apertura domenicale e festivi e 2.608 durante la settimana come gruppi e scolaresche. «Rispetto all’anno scorso – fanno sapere dall’associazione di volontari che gestisce il paradiso di cicogne e ibis – c’è stato un calo del 4,5% dei visitatori domenicali e festivi e del 6% dei gruppi e scolaresche.
Calo dovuto ai numerosi giorni di maltempo che ha imperversato durante tutta la stagione primaverile». Tante comunque le attività svolte tra le quali il doposcuola per le classi della scuola primaria del comune di Fagagna, di volontariato dei ragazzi delle medie di Pagnacco o dei centri estivi.
Come sempre ci sono state giornate a tema come la Festa dell’Oasi (25 aprile), la Notte delle lucciole (19 giugno), “Asino io?” (17 e 18 settembre) con gli Amici di Totò o “Il giorno della cicogna” (24 settembre). Dopo un anno di interruzione, l’anno scorso è ripartito il progetto in collaborazione con l’Università di Udine di imprinting di alcuni ibis eremita.
Tanti poi i fiocchi rosa e azzurri: nel 2016 sono nati 27 cicognini. Un numero al di sopra della media, anche se inferiore ai 32 del 2015. Di questi 27, 25 sono migrati come consuetudine a fine agosto/inizio settembre, mentre due di loro, Icaro e Silvia, sono ancora a Fagagna.
Nella colonia di ibis eremita invece ci sono state 17 nascite. Di questi 10 sono nati per la prima volta in semilibertà, figli degli ibis imprintati nel 2013 e 2014 e di alcuni “evasi” dalla voliera nel

2014 e poi tornati spontaneamente all’Oasi. I due gruppi si sono col tempo amalgamati e l’anno scorso si sono formate anche delle coppie “miste” che hanno nidificato all’interno della voliera aperta dando alla luce per la prima volta questi “nati liberi”.

27 gennaio 2017


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