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Fiocco "Rosa" all'oasi dei Quadris di Fagagna e liberazione di 12 cicogne e 16 volatili.

Marzo 2017
Oltre 2.500 persone all’Oasi dei Quadris per la liberazione delle cicogne - Foto e Video
Fagagna: tante famiglie con bambini per il primo volo di dodici giovani esemplari. Festa anche per sedici volatili guariti grazie alle cure del Centro di Campoformido



FAGAGNA. Impaurite fino a pochi attimi prima, poi splendide si sono librate in alto nel cielo in una manciata di battiti d’ali. Sono le dodici cicogne classe 2014 che hanno assaporato per la prima volta la libertà.
Un evento che ha richiamato nell’Oasi dei Quadris oltre 2.500 persone, per lo più famiglie con bambini, che non si sono volute perdere uno spettacolo davvero unico: nel paradiso di cicogne e ibis eremita l’edizione 2017 del “Giorno della cicogna”, dove l’evento più atteso era la liberazione di dodici giovani esemplari.
Fagagna, la liberazione delle cicogne all’Oasi dei Quadris



Un afflusso da record, assolutamente inatteso che ha colpito per primi gli organizzatori, i volontari dell’Oasi, che non si aspettavano un tale successo in termini di presenze: «Nel 2014 – ha spiegato Enzo Uliana, presidente dell’Oasi – avevamo organizzato la liberazione aperta la pubblico, ma che non ha paragoni con i numeri di questa edizione».
La liberazione delle giovani cicogne, otto maschi e quattro femmine, era prevista verso le 9.30, ma all’Oasi di via Caporiacco molti sono arrivati già alle 8.30.

Fagagna, la liberazione delle cicogne
Tante famiglie con bambini all'Oasi dei Quadris per il primo volo di dodici giovani esemplari, otto maschi e quattro femmine (video Ferraro-Petrussi)
I più impazienti erano naturalmente i più piccoli: a loro il compito di assegnare a ogni cicogna (fino a ieri identificata solo attraverso una sorta di numero di codice) il nome di battesimo.
E mentre all’entrata i bambini si prodigavano a inventare e scrivere il nome dei maestosi pennuti, nel serraglio, in attesa, le dodici cicogne. Sono quelle nate nell’oasi e che, raggiunta la maturità, sono in grado di sopravvivere da sole.
Qualche minuto per coordinare estrazione del nome e liberazione e la cerimonia è iniziata sotto gli occhi incantati della gente: ad alzarsi in volo Liro, Lucia, Turbo, Principessa, Sole, Nanni, Alex, Sparki, Violetta, Nerina, Sasso e Ulk.
«Adesso – ha detto Uliana – speriamo che si formino almeno quattro coppie che possano nidificare anche oltre il territorio collinare». Le giovani cicogne al compimento del terzo anno di età hanno raggiunto la maturità sessuale e sono pronte ad accoppiarsi e a metter su famiglia.
Terminata la liberazione delle cicogne, i riflettori si sono accesi su altri volatili, quelli curati e rimessi in sesto da Maurizio e Liviana Zuliani, del Centro di recupero di Campoformido: a riguadagnare il cielo alcune creature che, a causa di ferite accidentali, sono state portate e ospitate per alcune settimane nel centro di riabilitazione per animali selvatici della Città del Trattato. Ieri sono stati liberati due aironi cenerini, un airone bianco, due storni, due merli, due cinciallegre, due pettirossi, una cinciarella, due gabbiani comuni e due verdoni.
Completate le operazioni di partenza dei volatili, la scena è passata a un’altra protagonista della giornata all’Oasi: la nuova arrivata della famiglia dei konjic, i cavalli selvatici adottati dal 2013. La notte tra il 5 e il 6 marzo Belen ha dato alla luce una splendida puledrina. E anche per lei il nome assegnatole, Rosa, è stato quello scelto dai bimbi.
Una giornata da incorniciare, dunque, quella di ieri per l’Oasi, di buon auspicio per la stagione 2017 che si aprirà ufficialmente domenica. «Rimarremo aperti – ha precisato Uliana – fino al 31 novembre ma, se le condizioni meteo lo renderanno possibile, anche oltre».
L’Oasi è aperta al pubblico sabato dalle 14.30 al tramonto e domenica dalle 10.30 al tramonto.

12 marzo 2017
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Cicogne e Konjik: all’oasi dei Quadris è nata la puledrina
Domenica, 12 marzo, sarà presentata dai volontari. Nell’occasione saranno anche liberati 12 volatili


FAGAGNA. Lieto evento all’oasi dei Quadris. Ma questa volta il fiocco, rosa per la precisione, non riguarda la schiusa di qualche uovo, ma la nascita di una puledrina venuta al mondo la notte tra il 5 e il 6 marzo.
L’area verde, paradiso per cicogne e ibis eremita, dal 2013 ospita anche una famiglia di Konjik. «Si tratta – spiega Dima Lauzzana, volontaria dell’Oasi – di cavalli selvatici incrociati con i tarpan, i progenitori del cavallo domestico. Gli ultimi esemplari selvatici del tarpan provenivano dalla foresta di Bialowieza in Polonia e questi sono stati incrociati, alla fine dell’800, con cavallini domestici, detti appunto konjik (termine slavo col significato di “cavallino”).


Alcuni konjik sono poi stati trasferiti in Olanda (1983) e successivamente in altre aree. Nel 1988 alcuni soggetti provenienti dall’Olanda, sono stati trasferiti in Friuli, nell’area del Monte Cuar. Alcuni vengono allevati a Fagagna, grazie all’intervento del Comune e della Associazione amici dell’Oasi dei Quadris». Nel 2013 hanno adottato una famigliola di Konjik: il maschio Rocco, la femmina Belen e la loro figlia Ludmilla.
Dal 2013 la famiglia dei cavallini selvatici si è allargata: nel 2014 è nato Marius e nel 2015 Marco. Qualche giorno fa il nuovo arrivo. «Belen e la sua puledrina stanno bene» fanno sapere dall’Oasi.
«Durante la festa del “Giorno della cicogna” – spiega Enzo Uliana, presidente dell’Oasi – i bambini presenti potranno dare il nome anche alla puledrina, oltre che alle cicogne che verranno liberate dalla voliera». Alle 9.30 di domenica saranno liberate le 12 cicogne nate nel 2014. «Quelle che hanno raggiunto la maturità e oggi possono vivere in natura autonomamente».

Ieri, per capire quale sia il loro sesso, i 12 pennuti sono stati sottoposti a un esame ecografico. «Domenica – spiega Uliana – i bambini inventeranno un nome, lo scriveranno su un bigliettino che sarà inserito in una scatola. Per ogni cicogna verrà estratto un bigliettino con su scritto un nome che sarà assegnato alla cicogna liberata». Le giovani cicogne andranno ad aggregarsi al branco.

«Il gruppo è già composto da 42 cicogne – aggiunge Uliana -: l’auspicio è che le nuove cicogne nidifichino non solo nel territorio di Fagagna e dintorni ma che la colonia si allarghi sempre di più». Assieme alle cicogne, saranno liberati anche alcuni degli ospiti del Centro di recupero fauna selvatica di Campoformido. A tornare in libertà 2 aironi cenerini, 1 airone bianco, 2 storni, 2 merli, 2 cinciallegre, 2 pettirossi, 1 cinciarella e 2 gabbiani comuni.

08 marzo 2017