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Cane imprigionato in una grotta, lo salvano i pompierI

Novembre 2017

SAN PIETRO AL NATISONE. È stato un passante ad accorgersi di quei latrati provenienti dal sottosuolo: l’uomo li ha seguiti, fino a scoprire una cavità naturale, stretta e molto profonda, poco distante dal ciglio della strada, la provinciale 11 che porta al monte Matajur. Non riuscendo a scorgere nè il fondo nè la bestiola, ha avvisato i vigili del fuoco, intervenuti con una squadra del Distaccamento di Cividale. Giunti poco dopo le 16 in località Cava di Clastra e raggiunta la cavità naturale (presumibilmente formatasi dopo il cedimento del terreno in seguito alle ultime piogge), i pompieri si sono subito attrezzati con le corde, per consentire a uno di loro di calarsi sul fondo della buca. Una discesa complicata, passando a filo tra le rocce e il terreno instabile, fino a raggiungere la bestiola, a circa 15 metri di profondità: a chiedere aiuto, con il suo insistente e ormai stanco abbaiare, era un setter istriano. La bestiola, ferita in modo lieve dopo la caduta accidentale, era visibilmente deperita e assetata. Prestate le prime cure all’animale, il vigile del fuoco è quindi risalito in superficie con il setter in braccio, per poi riconsegnare l’animale ai legittimi proprietari, della zona, che ne avevano perso le tracce da circa un mese.
La pericolosità di quella voragine apertasi poco distante dalla provinciale 11, tuttavia, ha convinto i vigili del fuoco ad attivare la Protezione civile al fine di transennare l’area, per evitare altre cadute accidentali. (ma.ce.)
FONTE : Messaggero Veneto