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NEL COMUNE DI CERVIGNANO IL PLATANO E IL TIGLIO SONO MONUMENTALI

Lo storico platano di Scodovacca, alto 27 e largo 31 metri, da oltre 150 anni simbolo della cittadina, è definitivamente salvo. La pianta è stata inserita, per la prima volta, all’interno dell’elenco regionale degli alberi monumentali. Sono due, nel Comune di Cervignano, gli alberi inseriti in questo elenco: il platano di Scodovacca e il tiglio monumentale che si trova nel cuore del centro storico di Strassoldo. 

Questo riconoscimento, annuncia l’amministrazione comunale, permetterà di poter richiedere alla Regione, che si è dotata di un regolamento per la valorizzazione degli alberi monumentali presenti in Friuli Venezia Giulia, finanziamenti per gli interventi di potatura, per la cura delle radici, per consolidamenti e trattamenti biologici sulla chioma, per le valutazioni fitopatologiche e di stabilità non invasive e per miglioramenti del contesto territoriale e ambientale circostante l'arbusto. 

L’assessore all’urbanistica, Marco Cogato, spiega che l’inserimento dei due alberi nell’elenco regionale rientra nella variante 90 al Piano Regolatore Generale Comunale, che sarà discussa, martedì, in consiglio comunale. «La variante in questione – le parole di Cogato - integra l’indicazione di protezione delle alberature monumentali naturali riconoscendo la valenza paesaggistica e ambientale del platano di Scodovacca e del tiglio di Strassoldo. Questi due alberi hanno notevole valenza paesaggistica e naturalistica in ragione dell’età e della loro maestosità e questa indicazione è un riconoscimento della loro importanza per le comunità locali. La variante 90 sarà portata all’adozione del consiglio comunale dopo aver già affrontato l’esame della commissione urbanistica, che ha approvato il documento nella seduta di lunedì 8 aprile. Il nostro scopo è stato e sarà quello di garantire un’efficace e oculata gestione del territorio, uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente».

Il tiglio di Strassoldo è stato inserito grazie alla segnalazione giunta dalla Forestale e dai residenti. Del platano di Scodovacca, invece, si è parlato a lungo. La pianta, in gestione da parte di Fvg Strade, ha un fungo che ha attaccato buona parte delle radici. Nel 2015, l’albero era stato abbassato di oltre due metri e mezzo. In tutto questo periodo sono state monitorate la vitalità della pianta e le radici e sono stati eseguiti trattamenti al terreno.

Tre anni fa, il “caso” del platano di Scodovacca aveva acceso il dibattito politico. La Provincia di Udine, che nel frattempo ha cessato le sue funzioni di ente locale, aveva dichiarato di essere intenzionata ad abbattere la pianta mentre il Comune aveva fin da subito deciso di optare per un intervento di manutenzione. Alla fine era stato il Comune a spuntarla. I cittadini sono sempre stati divisi tra favorevoli e contrari all’abbattimento. «Lo scorso mese di giugno – ricorda il sindaco, Gianluigi Savino - una ditta specializzata era intervenuta per eseguire una nuova prova di trazione, come previsto dal protocollo di monitoraggio. Il platano è un patrimonio per la collettività ed è diventato il simbolo di una tradizione locale. Faremo tutto ciò che possiamo per conservarlo nel tempo». —
Fonte: Messaggero Veneto