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Cronaca di una morte annunciata. Morto "Ciccio" il cervo di Paluzza

Aprile 2017

MESSAGGERO VENETO 21 APRILE 2017
Morto investito da un’auto il cervo “amico” di Paluzza
L’incidente è accaduto domenica sera e non ha lasciato scampo a “Ciccio” L’animale era diventato una presenza fissa negli orti e nei giardini dei residenti


PALUZZA. Si è conclusa, tristemente, la convivenza del fusone Ciccio con gli abitanti di Paluzza. Domenica sera, poco dopo le 21, la sua esperienza con l’uomo è finita nel modo più drammaticotriste: contro un’automobile. Ciccio, il cervo che da due anni aveva stabilito la sua residenza a Casteons, fra orti e cortili delle case, è rimasto vittima di un’investimento stradale, colpito in pieno dalla Fiat Panda condotta da un anziano del paese, a Enfretors. Nell’impatto l’ungulato è deceduto all’istante, mentre nonostante gli ingenti danni al veicolo il conducente è uscito illeso.
In tanti, in paese, hanno accolto con sgomento e commozione il decesso di Ciccio, ma non sono mancate nemmeno le lamentele per come è stata condotta la vicenda. Un anno fa il cervo si impigliò con le corna in un’inferriata, senza riuscire a liberarsi. Solo con l’intervento dei veterinari e di uomini del corpo regionale forestale si era riusciti a liberare l’animale, sedandolo, prima del trasporto in un’oasi ai piedi del rifugio Marinelli. Durante l’inverno, però, Ciccio dimostrò di essere più affezionato agli umani che ai suoi 150 simili sui monti delle Alpi carniche, ed è riapparso nella zona dei Laghetti di Timau. Da qui è ulteriormente sceso sino a ritornare a Paluzza, dove girovagava libero e felice fra le colture e le abitazioni. In molti si chiedono del perché non si siano presi provvedimenti, per la salvaguardia dell’animale e anche degli uomini, riportando il cervo in una zona più adatta alla selvaggina, magari su montagne più distanti. Domenica sera, invece, il triste epilogo: nascosto dal buio Ciccio ha attraversato la strada, a Enfretors, mentre stava sopraggiungendo l’automobile. Forse è sbucato di colpo, forse è stato abbagliato dai fanali, ed è stato travolto. la carcassa del giovane cervo è stata recuperata dagli uomini della forestale, che hanno avvisato gli addetti al recupero della fauna selvatica morta. Anche gli uomini della forestale locale si sono detti dispiaciuti della sorte toccata a Ciccio, anche se non possono affermare con certezza assoluta che si tratti del “loro” cervo, in quanto la fauna selvatica non è soggetta a segni di riconoscimento.
La zona dove è avvenuto l’incidente, sulla statale che porta al valico confinario con l’Austria, fa registrare una decina di investimenti di fauna selvatica ogni anno. La ricomparsa del fusone era stata comunque già segnalata, sin dalla notizia che Ciccio era rientrato a Paluzza, all’Ispra di Bologna, ente che deve dare l’autorizzazione alla cattura e trasferimento della fauna selvatica, ma la risposta non è ancora pervenuta agli addetti per l’eventuale, ma oramai inutile, recupero. Con molta probabilità Ciccio sarà ora destinato a diventare il pasto degli avvoltoi di Cornino, mentre i danni all’automobile saranno sanati, dietro richiesta, dallo speciale fondo messo a disposizione dalla Regione per questo tipo di incidenti.

11 aprile 2017
Fonte: Messaggero Veneto