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I diabolici meccanismi dei canali Giavons e Ledra fanno stragi di animali

Aprile 2017

Cadono nei canali, strage di caprioli a Rive d'Arcano
Solo negli ultimi sette giorni negli sgrigliatori della centrale idroelettrica sono finiti cinque animali

RIVE D’ARCANO. I canali Giavons e Ledra che attraversano il territorio comunale di Rive d’Arcano hanno fatto ancora una volta le loro vittime.
Solo nell’ultima settimana la vigilanza venatoria e il corpo di Polizia regionale hanno recuperato ben cinque caprioli maschi, mutilati e agonizzanti a causa delle lesioni provocate agli arti dagli sgrigliatori posti poco prima delle centrali idroelettriche.
Gli animali caduti nei canali artificiali che portano l’acqua alle centrali idroelettriche finisconono infatti nelle strutture dotate di gradi lame che puliscono l’acqua da rovi, arbusti o altro.
E sono proprio queste lame a tagliare gli arti, arrecando grandi ferite, alle povere bestiole (non solo caprioli ma anche lepri) finite in acqua.
Marco Viezzi, direttore responsabile della riserva di caccia di Rive D’Arcano denuncia il fatto e spiega cosa accade: «I caprioli sono abili nuotatori, quindi non muoiono per annegamento ma vengono mutilati dal grigliatore.
Le povere bestie vanno a finire quindi vive nel cassone di recupero insieme ai detriti: da immaginare la loro sofferenza fino a quando – aggiunge Viezzi - non vengono recuperate».
É il periodo primaverile in cui il maschio del capriolo, nella fase di ricerca territoriale, entra nelle acque dei canali artificiali per attraversarli perchè questi non vengono considerati un ostacolo.
Pur essendo abili nuotatori, gli argini ripidi e verticali ne impediscono l’uscita; stremati, i caprioli nuotano fino agli sgrigliatori, dove le lame utilizzate per la pulizia delle acque, come dicevamo, provocano terribili mutilazioni agli arti.
Importanti sono stati gli interventi messi in atto negli Anni novanta. Infatti grazie all’interessamento del “Consorzio Ledra-Tagliamento” è stato possibile installare delle recinzioni in brevi tratti dei canali “Ledra” e “Giavons”. Recinzioni costantemente controllate e pulite dai soci volontari della Riserva di caccia di Rive d’Arcano.
L’opera di completamento delle recinzioni è a tutt’oggi «impossibile da affrontare per le casse economiche della locale Riserva - aggiunge Viezzi - per evitare questa terribile mattanza che va avanti da anni con

decine di caprioli morti».
Viezzi si augura quindi che ci sia l’interessamento di qualche ente affinchè vengano realizzate le opere di recinzione in gran parte del percorso dei due canali, per evitare così che caprioli e anche lepri finiscano in acqua e vengano uccisi dagli sgrigliatori.

13 aprile 2017

Fonte: Messaggero Veneto