Cerca nel blog

Translate

Nel territorio di Sedegliano trovate abbandonate diverse carcasse di animali d'allevamento e anche un cane

Aprile 2017


Carcassa di una mucca trovata in un fossato
Scoperta tra Sedegliano e Turrida da un passante. La bestia era semisepolta Il vicesindaco: non sono stati rispettati i protocolli sanitari, speriamo non sia malata


SEDEGLIANO. Macabra scoperta nella zona tra Sedegliano e Turrida. Durante una passeggiata, mercoledì scorso, un cittadino ha notato la carcassa di una mucca affiorare da un cumulo di terra, come se l’animale fosse stato parzialmente sepolto. Subito è stato dato l’allarme e sono partite le indagini delle forze dell’ordine per risalire ai responsabili del gesto che potrebbe avere delle ripercussioni anche sul piano sanitario.
Non è mai accaduto infatti che nella zona siano stati segnalati casi del genere. Sarà da stabilire da parte delle autorità sanitarie le cause del decesso dell’animale e per quale motivo il proprietario non abbia seguito le pratiche corrette per l’eliminazione della carcassa.
A questo proposito interviene il vicesindaco e assessore alla Sanità e Agricoltura del Comune di Sedegliano Maurizio Rinaldi che, informato sui fatti, si dichiara «allibito per un fatto del genere, che rivela una certa superficialità e la non osservanza del rispetto delle procedure previste. La speranza è che in questo caso – osserva il vicesindaco – oltre al mancato rispetto delle regole non vengano appurate malattie che potrebbero essere pericolose per la salute dell’uomo e degli animali».
Il fatto è accaduto tra Turrida e Sedegliano, 300 metri all’interno della strada, in un fosso che divide due proprietà, luogo che solitamente viene denominato “cappezagna” (in friulano “savodaine”). L’animale è stato gettato nel fosso in questione e poi ricoperto con della terra presa dal campo vicino. La carcassa potrebbe essere stata trasportata nel luogo con un mezzo agricolo o con un camioncino, visto il peso che s aggirerebbe sui cinque quintali circa. La bestia non è stata ancora rimossa dal luogo dove è stata ritrovata. Sono in corso degli accertamenti per capire la causa della morte dell’animale. Il dottor Glauco Squecco, responsabile del Servizio veterinario di sanità animale dell’Azienza per l’assistenza Sanitaria n.3 riferisce: «Alcuni animali – afferma – muoiono per cause fisiologiche non imputabili a malattie infettive trasmissibili».
Di norma quando muore un animale in stalla deve essere comunicato al servizio veterinario, il quale accerta sul posto le cause e fornisce le indicazioni per lo smaltimento della carcassa. Gli allevatori sono tenuti a mantenere un registro con il carico e lo scarico degli animali presenti nella stalle. Ogni bovino è marchiato con un numero e una sigla di riferimento.

Ha, quindi, un codice ben preciso, ed è inserito in una banca dati nazionale delle anagrafi zootecniche a Teramo, dove ci sono i server collegati con tutta Italia.
Il fatto, comunque, ha destato vasta impressione in tutto il sedeglianese e non solo.

17 febbraio 2017

Fonte: Messaggero Veneto

Un altro bovino morto lasciato in un fosso
La carcassa di un vitello trovata un mese dopo quella di una mucca. Indagini in corso

SEDEGLIANO. La carcassa di un vitello dal manto bianco e nero è stata ritrovata a Rivis, nell’alveo secco del fiume Tagliamento, nei pressi di un’area per l’addestramento cani e vicino all’area dove si svolge solitamente la sagra del paese.
Il fatto riconduce a un episodio simile accaduto sempre in Comune di Sedegliano poco più di un mese fa all’interno della strada che va dal capoluogo a Turrida.
In quel caso era stata ritrovata la carcassa di una mucca gettata in un fosso ricoperta di terra e letame.
In questo caso, invece, il corpo dell’animale non era ricoperto da alcun materiale, quindi era ben visibile.
È stato avvistato da una persona che stava proprio addestrando il suo cane nella vicina area.
L’uomo ha subito provveduto ad avvertire il presidente della riserva di caccia di Sedegliano, Giuseppe Danelon, il quale ha informato il vicesindaco che a sua volta ha allertato la polizia locale.
Gli agenti del servizio convenzionato si sono immediatamente recati sul posto e insieme al veterinario reperibile dell’azienda sanitaria hanno provveduto a compiere i rilievi del caso.
Stanno continuando intanto i controlli a tappeto nelle stalle e negli allevamenti della zona per risalire ai responsabili dell’abbandono dei due animali morti e al fine di individuare gli autori del deprecabile gesto.
La notizia, come un mese fa, si è rapidamente diffusa anche al di fuori dei confini del Sedeglianese destando profonda impressione.
Il sindaco Maurizio Rinaldi così commenta l’accaduto: «È una vergogna – esclama – questi fatti portano discredito a tutti gli allevatori del territorio destando sospetti anche sulla filiera alimentare. C’è un forte impegno da parte degli organi competenti per individuare i colpevoli».
La carcassa dell’animale dovrà essere smaltita a norma di legge, come

il caso precedente, anche ora i costi saranno a carico del Comune – e quindi della comunità – a causa dell’autore del gesto di indifferenza dell’allevatore nei confronti dei suoi animali e dell’azienda per problematiche che potrebbero essere risolte applicando le norme di legge. (m.c.)

21 marzo 2017


Fonte: Messaggero Veneto

Accertamenti sul bovino morto lasciato nel fosso
SEDEGLIANO. Il ritrovamento del secondo bovino morto e abbandonato, questa volta, in un fosso nell’area demaniale del Tagliamento, ha destato vasta impressione e preoccupazione nel Medio Friuli. Ieri...


SEDEGLIANO. Il ritrovamento del secondo bovino morto e abbandonato, questa volta, in un fosso nell’area demaniale del Tagliamento, ha destato vasta impressione e preoccupazione nel Medio Friuli. Ieri la carcassa è stata rimossa.
«Sono stati fatti accertamenti – spiega Ivonne Caliz, responsabile del servizio veterinario dell’azienda sanitaria 3 Alto Friuli –, in stretto coordinamento con la polizia locale, che passano attraverso la nostra banca dati nazionale perché tutti i bovini sono registrati il sistema Bdn - Banca dati nazionale».
«In seguito al primo accertamento sono in corso verifiche, sono stati fatti dei sopralluoghi nelle aziende del territorio e quindi stiamo aspettando le conclusioni – afferma la dirigente –. Dopo il secondo ritrovamento il collega competente ha già compiutoi i dovuti accertamenti. Non ho ancora chiarezza sull’indagine e su quali saranno gli esiti. C’è un obbligo normativo al quale gli allevatori devono attenersi, cioe la posizione di marchi auricolari per identificare i bovini, contrassegni di colore giallo apposti su entrambe le orecchie dell’animale e che riportano un numero che si ritrova poi sulla banca dati. L’animale è marchiato 15 giorni dopo la nascita e i suoi movimenti sono identificati tramite banca dati e numero identificativo. Gli animali morti in stalla sono smaltiti con metodi autorizzati. La prassi legale

prevede l’intervento del veterinario che accerta l’assenza di malattie infettive e rilascia un documento che permette lo smaltimento degli animali tramite ditte autorizzate. Motivo dell’abbandono potrebbe essere il costo per lo smaltimento, 300-400 euro per un bovino adulto». (m.c.)

22 marzo 2017
Fonte: Messaggero Veneto


Ancora animali morti abbandonati nei fossi
Sedegliano: dopo i due bovini, un paio di pecore e un cane Lo sdegno del sindaco Donati: gesti di autentica inciviltà

SEDEGLIANO. Abbandono di carcasse di animali nei fossi in un vigneto e in aperta campagna, questa volta di due pecore e un cane.
Non è ancora passata la vasta impressione che hanno destato il rinvenimento di una carcassa di una mucca un mese fa su una strada che da Sedegliano porta a Turrida e un altro di un vitello abbandonato giorni fa nell’alveo secco del Tagliamento, che ancora sono registrati altri atti incivili, fermamente condannati dal sindaco Ivan Donati e dalla popolazione, ma che continuano a ripetersi, probabilmente nelle ore notturne. Nel luogo chiamato Tal bass di Rivis è stata rinvenuta in un sacco di plastica la carcassa di una pecora «scotennata e pulita», come racconta il presidente della Riserva di caccia Giuseppe Danelon, chiamato sul posto da un cittadino. Ancora una carcassa di pecora, solo lo scheletro, è stata trovata in questi giorni in un vigneto nel riordino fondiario fra Turrida e Grions. In un altro contenitore di plastica (anche nel fosso a Turrida, nella zona bassa) e non rimosso per il fetore che emana è contenuto un altro animale. Un ulteriore rinvenimento, in questo caso di un cane morto la cui carcassa è stata trovata in aperta campagna, dissotterrata da una volpe.
«Quando mi avvertono o mi imbatto in questi casi informo subito le autorità – racconta Danelon –. Anni fa nella zona del tiro al piattello- era stata ritrovata la carcassa di un pony».
«Inciviltà, poco rispetto dell’ambiente e degli altri – è l’amaro commento del sindaco Donati – e anche nei confronti di persone che hanno il piacere di visitare il nostro territorio, specialmente quello vicino al fiume Tagliamento, che conserva intatte molte specie di fauna e flora. Nella giornata ecologica – aggiunge il primo cittadino –, che ha impegnato numerosi volontari ai quali va il mio ringraziamento, è stato raccolto nelle nostre zone ogni genere di rifiuti. È davvero assurdo questo comportamento perché c’è un’ecopiazzola aperta nove ore la settimana dove si possono conferire quasi tutte le tipologie di rifiuto. Gli animali vanno portati nei relativi inceneritori. L’abbandono dei rifiuti è sanzionato, per questo abbiamo invitato la Polizia municipale a essere attenta e rigida. Infatti, quando è stato possibile risalire a coloro che mettono in atto tale deprecabile condotta sono state elevate le sanzioni previste dalla legge».

26 marzo 2017